Dimesso in tempi brevi dopo un intervento, il paziente è seguito a distanza e può beneficiare di un consulto in diretta col suo chirurgo.
All’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma, da circa tre mesi, è in atto una collaborazione virtuosa tra la UOSD Chirurgia generale con tecnica robotica breve e il servizio di telemedicina. Con tale collaborazione si intende assicurare al paziente operato una presa in carico che consenta una degenza più breve e un accurato follow-up dedicato.
Ecco, in sintesi, la procedura applicata. Il paziente viene operato con la tecnica robotica, caratterizzata da una strumentazione tecnologica estremamente sofistica, macchinario che consente di operare con strumenti sottili e miniaturizzati, in grado di riprodurre i movimenti della mano del chirurgo. Ricordiamo che il San Giovanni è stato il primo ospedale del Lazio a installare il robot Da Vinci: oltre 3mila gli interventi eseguiti dal 2007.
Dopo una breve degenza, l’assistito esce dall’ospedale in dimissione protetta e viene monitorato a distanza dalla propria casa grazie al servizio di telemedicina. Al paziente dimesso è consegnata una strumentazione costituita da dispositivi che si collegano in modalità wireless a uno smartphone, attraverso cui vengono monitorati tutti i parametri che l’assistito invia da casa: elettrocardiogramma, pressione del sangue, glicemia, saturazione. A ciò si aggiunga la possibilità di un consulto in diretta con il chirurgo che ha eseguito l’intervento.
I vantaggi per il paziente seguito in telemedicina sono una minore degenza post-operatoria, vivere in un ambiente protetto come il proprio domicilio e, soprattutto, la sicurezza e la tranquillità di essere seguito da un centro sanitario pubblico specializzato. Ad oggi, dalla Chirurgia robotica associata alla telemedicina sono stati trattati dieci pazienti. Soltanto per uno di loro, a causa dell’alterazione dei parametri inviati, si è reso necessario il rientro in ospedale.
Redazione Nurse Times
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