Risultano estinti, ma potrebbero tornare in vita per effetto del disgelo e sono potenzialmente pericolosi. Lo dicono i ricercatori che sull’altopiano tibetano ne hanno individuati 33, 28 dei quali sconosciuti.
Un team di ricerca composto da scienziati cinesi e statunitensi ha esaminato due campioni di ghiaccio di 15mila anni fa, prelevati con uno scavo di 50 metri dall’altopiano tibetano, rilevando 33 virus, 28 dei quali sconosciuti. Ne hanno dedotto che il riscaldamento globale e il conseguente lo scioglimento dei ghiacciai potrebbero causare il rilascio di ceppi virali molto vecchi e potenzialmente pericolosi nell’atmosfera. Anzi, pare che un microbo a lungo inattivo sia stato già rilasciato dal ghiaccio, visto il focolaio di antrace in Serbia del 2016, attribuito al disgelo del permafrost, durante il quale otto persone risultarono positive a una malattia potenzialmente fatale per gli esseri umani.
Lo studio, durato cinque anni e pubblicato sulla rivista bioRxiv, ha avuto inizio con la rimozione dello strato superiore del ghiaccio (circa mezzo centimetro), successivamente decontaminato con un lavaggio in etanolo e acqua. I ricercatori hanno quindi applicato tecniche genetiche e microbiologiche per registrare il Dna all’interno dei due campioni di ghiaccio. “Questa è una nuova eccitante area di ricerca per noi – afferma Lonnie Thompson, coautore dell’articolo –. Il ghiaccio ospita diversi microbi, ma i virus associati e il loro impatto sui microbiomi del ghiaccio sono ancora inesplorati”.
“Come minimo, tutto questo potrebbe portare alla perdita di archivi microbici e virali, ma nel peggiore dei casi lo scioglimento del ghiaccio potrebbe rilasciare agenti patogeni nell’ambiente”, scrivono i ricercatori. E Scott Rogers, professore della Bowling Green State University, nonché autore del libro Scongelare antichi microbi: genomi emergenti in un mondo più caldo, sottolinea: “Questa situazione potrebbe scatenare una piaga incurabile, capace di compromettere l’esistenza della vita sul pianeta. I pericoli racchiusi nel ghiaccio sono reali e, con gli aumenti dello scioglimento del ghiaccio in tutto il mondo, aumentano anche i rischi derivanti dal rilascio di microbi patogeni nell’ambiente”.
Redazione Nurse Times
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