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Giornata nazionale SLA, il messaggio dei fisioterapisti

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Giornata nazionale SLA, il messaggio dei fisioterapisti
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I fisioterapisti del GIS Neuroscienze in seno ad AIFI mandano un mesaggio ai pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica, alle famiglie e ai caregiver e alle associazioni dei cittadini che operano in questo ambito così delicato. Il messaggio è reso pubblico in occasione della giornata della SLA.

“Affrontare la Sclerosi Laterale Amiotrofica è una sfida che richiede una rete assistenziale basata su qualità e competenza, continuità di interventi e collaborazione tra i soggetti coinvolti. La fisioterapia in questo ambito – prosegue Petrarca – più che in altri contesti deve essere personalizzata al fine di individuare soluzioni insieme alla persona affetta da SLA e in stretta collaborazione con tutti gli altri operatori. La parola chiave è: partire dai bisogni per individuare percorsi per attenuare la disabilità e fornire ogni forma di sollievo.”:

Sono queste le parole di Maurizio Petrarca, presidente del Gruppo di Interesse Specialistico Neuroscienze-AIFI.

“Con tale presupposto etico l’attività del Fisioterapista si esplica in diversi ambiti, che il presidente del GIS Neuroscienze precisa così: “In quello motorio: la prevenzione delle patologie secondarie, il rallentamento nella perdita funzionale e partecipativa e l’individuazione delle strategie sostitutive rappresentano il core delle attività del Fisioterapista, con un’attenzione alla cura del posizionamento, dei passaggi posturali e delle mobilizzazioni. Nell’ambito della riabilitazione respiratoria il Fisioterapista si adopera con attività mirate alla prevenzione delle infezioni e al mantenimento della funzionalità respiratoria. Per finire anche nell’ambito degli ausili ed ortesi, individuando soluzioni utili al prolungamento delle autonomie e all’esercizio delle funzioni. Il Fisioterapista in tutti questi ambiti si occupa anche di istruire adeguatamente i caregiver con una particolare attenzione alla sicurezza sia della persona affetta da SLA sia dello stesso caregiver al fine di una ottimale organizzazione dell’assistenza” conclude Petrarca.

Fonte: aifi.net

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