Sappiamo tutti l’importanza dell’assistenza territoriale in questo momento; raccogliamo la denuncia di tanti cittadini che lamentano la mancata assistenza domiciliare da parte di medici e pediatri sul territorio.
E’ quello che sta succedendo oggi a Taranto come tante altre città, medici e pediatri che si limitano a consulenze telefoniche perché imposti a non recarsi al domicilio è questa l’indicazione che dichiarano di aver avuto dalla regione, ma in che direzione ci stiamo dirigendo?
Sappiamo tutti che il fulcro della sanità è rappresentata anche dal territorio, l’ospedale non può rappresentare la scelta primaria di cura; molte persone in questo momento si trovano costretti a recarsi in ospedale perché non hanno alternative, eppure ricordiamo quando durante la peste i medici si recavano a domicilio per visitare i pazienti; ora nel 2020 ci limitiamo invece a curare i pazienti attraverso consulenze telefoniche?
In questo momento storico sarebbe invece opportuno potenziare i servizi territoriali proprio per evitare l’intasamento dei pronto soccorso e ricoveri prevenibili a domicilio attraverso delle cure adeguate. L’infermiere di famiglia poi risulta ancora essere una figura non consolidata all’interno del territorio quando il suo contributo potrebbe essere fondamentale in questa fase di emergenza, eppure in durante il periodo estivo non è stato fatto nulla per proporre e consolidare questa figura sul territorio.
Chiediamo al Governo e alle Regioni di riflettere, il territorio deve rispondere con delle misure adeguate, solo potenziando il territorio possiamo affrontare e superare meglio questa fase di emergenza.
CINZIA BILECI
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