Sabato è stato stabilito il record di 873.784 dosi somministrate in un giorno solo. Le scadenze del Governo Johnson per il ritorno alla normalità.
Procede a ritmo serrato la campagna vaccinale del Regno Unito, che sabato ha stabilito un nuovo record con la somministrazione di 873.784 dosi in un giorno solo. In totale è stato vaccinato il 52% della popolazione adulta, oltre 27 milioni di persone. L’operazione è gestita dal Sistema sanitario nazionale e si avvale di un’armata di diverse centinaia di migliaia di volontari. Si è svolta per fasce d’età con le persone invitate per sms, lettera o telefono a prenotare un appuntamento a seconda dell’anno di nascita.
La priorità è stata data a chi già affetto da patologie gravi. L’obiettivo è vaccinare l’intera popolazione adulta entro fine luglio, anche se nelle prossime settimane potrebbe esserci un calo nelle dosi somministrate quotidianamente per via del rallentamento delle fiale in arrivo dall’India.
“Voglio ringraziare tutti coloro che sono coinvolti – ha scritto su Twitter il primo ministro Boris Johnson (foto)-. Per favore, fatevi vaccinare quando venite chiamati”.
La campagna vaccinale si è rivelata un successo per il Governo, che già a maggio aveva cominciato a investire generosamente nello sviluppo del vaccino e nel preacquisto di dosi, grazie anche all’intuito di Kate Bingham, finanziera esperta di biotech che Johnson aveva messo alla guida della task force per il vaccino. Se da una parte hanno riaperto le scuole, che nella maggior parte del Paese erano chiuse da metà dicembre, dall’altra il Regno Unito rimane in lockdown. Al momento è permesso passeggiare con un conoscente al di fuori del proprio nucleo famigliare, ma bisognerà aspettare il 29 marzo per il ritorno della “regola del sei”, ovvero il nullaosta alla riunione in spazi aperti, parchi o il giardino di casa di sei persone (o due famiglie, indistintamente dal numero di figli).
Il 12 aprile, stando alla tabella di marcia annunciata dal premier Johnson a febbraio, dovrebbero riaprire negozi, pub e ristoranti, dove le consumazioni però potranno essere effettuate solo all’aperto e solo seguendo la regola del sei. Dal 17 maggio saranno permessi assembramenti di 30 persone all’aperto, mentre all’interno varrà sempre la regola del sei. Riapriranno i cinema e i teatri, che però dovranno applicare le norme sul distanziamento e ridurre la capienza. Per il 21 giugno è invece prevista la fine di tutte le misure anti-Covid, anche se per ora non è escluso che rimanga in vigore il divieto di viaggiare all’estero. Il timore è rapopresentato da eventuali, nuove varianti del coronavirus resistenti ai vaccini.
Redazione Nurse Times
Fonte: Corriere della Sera
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