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Molnupiravir contro il Covid-19: lo studio

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MSD e Ridgeback Biotherapeutics hanno condiviso un aggiornamento sull’avanzamento del programma di sviluppo clinico di molnupiravir (MK-4482/ EIDD-2801), un antivirale orale in fase di sperimentazione clinica da usare contro il Covid-19.

In base a una analisi preliminare dei dati di Fase 2, con particolare riferimento alla parte sulla determinazione del dosaggio dei due studi di Fase 2/3 in corso, controllati con placebo, per la valutazione di molnupiravir somministrato due volte al giorno per cinque giorni nei pazienti con COVID-19 non ospedalizzati (MOVe-OUT) o ospedalizzati (MOVe-IN), e a precedenti studi di Fase 2a con l’utilizzo di vari dosaggi di molnupiravir nei pazienti non ospedalizzati, è stata presa la decisione di procedere con la Fase 3 (Parte 2) per quanto riguarda lo studio MOVe-OUT nei pazienti non ospedalizzati con COVID-19. Tale Fase di studio prenderà in esame l’utilizzo di molnupiravir con un dosaggio di 800 mg. E una somministrazione si due 2 volte al giorno.

I dati dello studio MOVe-IN indicano che molnupiravir non sembrerebbe portare benefici clinici rilevanti nei pazienti ospedalizzati, i quali generalmente presentano una sintomatologia che ha una durata più lunga prima di entrare nello studio. Per questa ragione, si è deciso di non procedere alla fase 3. 

“Stiamo continuando a fare progressi nello sviluppo clinico di molnupiravir, il nostro candidato antivirale orale in fase di sviluppo clinico. I dati rilevati nella fase 2 relativi alla determinazione del dosaggio sono coerenti con il meccanismo d’azione e forniscono evidenze significative del potenziale antivirale del farmaco nella dose da 800 mg”, ha detto Roy Baynes, senior vice president e capo dello sviluppo clinico globale, oltre che chief medical officer presso MSD Research Laboratories.

“In base ai risultati di tali studi, stiamo procedendo alla Fase 3 del nostro programma di sviluppo clinico per quanto riguarda i pazienti non ospedalizzati che si appoggerà sul nostro network di centri  per l’arruolamento dei pazienti idonei in tutto il mondo”. 

“Siamo felici che molnupiravir continui a dimostrarsi promettente come potenziale trattamento per i pazienti non ospedalizzati con COVID-19”, ha aggiunto Wendy Holman, Chief Executive Officer presso Ridgeback Biotherapeutics.

“I dati provenienti dallo studio EIDD-2801-2003 (MK-4482-006) condotto da Ridgeback, insieme a quelli rilevati tramite lo studio MK-4482-002 di MSD, forniscono forti evidenze dell’attività antivirale di molnupiravir. Attendiamo l’inizio e il completamento della Fase 3 dello studio MOVe-OUT”.

Aggiornamento sugli studi MOVe-OUT (MK-4482-002) e MOVe-IN (MK-4482-001)

MOVe-OUT è uno studio di Fase 2/3 in corso, randomizzato, controllato con placebo in doppio cieco, condotto in diversi centri, che valuta l’efficacia, la sicurezza e la farmacocinetica di molnupiravir somministrato per via orale nei pazienti non ospedalizzati con COVID-19 confermato utilizzando la reazione a catena della polimerasi. 

L’obiettivo primario di efficacia dello studio MOVe-OUT è la valutazione dell’efficacia di molnupiravir rispetto al placebo intesa come la percentuale di pazienti ospedalizzati e/o deceduti dal momento della randomizzazione fino al giorno 29. La parte 1 dello studio MOVe-OUT ha arruolato un totale di 302 partecipanti, con sintomi insorti entro 7 giorni prima della randomizzazione. Ai partecipanti è stato somministrato molnupiravir nelle dosi da 200 mg (75 pazienti), 400 mg (77 pazienti), o 800 mg (76 pazienti), o il placebo (74).

La percentuale di pazienti ricoverati in ospedale e/o deceduti nella Parte 1 dello studio MOVe-OUT era inferiore nei gruppi trattati con molnupiravir rispetto al braccio placebo; il numero di eventi riportati non è sufficiente a fornire una misura significativa dell’effetto clinico.

Sia nello studio MOVe-OUT che nello studio MOVe-IN, l’analisi di SARS-CoV-2 in tamponi nasofaringei e orofaringei di pazienti utilizzando la reazione a catena della polimerasi quantitativa e qualitativa, che rappresenta un endpoint esplorativo, ha indicato che molnupiravir inibisce la replicazione del virus, come dimostrato da una maggiore diminuzione dal basale dell’RNA virale rispetto al placebo al Giorno 5 e al Giorno 10 e da una percentuale maggiore di partecipanti con RNA virale non rilevabile al Giorno 10 e al Giorno 15 dopo la fine del trattamento. L’effetto antivirale maggiore è stato osservato con la dose di 800 mg rispetto alle dosi da 200 mg e 400 mg. Queste differenze negli endpoint virologici erano più pronunciate nei soggetti arruolati entro i 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. Tra i 299 pazienti che hanno ricevuto almento una dose nell’ambito dello studio MOVe-OUT, il 6.2% (14/225) di quelli che hanno ricevuto molnupiravir e il 6.8% (5/74)  di quelli che hanno ricevuto il placebo hanno riferito eventi avversi correlati al farmaco. Nello studio MOVe-IN, dei 293 pazienti che hanno ricevuto almento una dose, l’11% (24/218) di quelli trattati con molnupiravir e il 21.3% (16/75) di quelli che hanno ricevuto il placebo hanno riferito eventi avversi correlati al farmaco.

Ad oggi, i dati di laboratorio provenienti dagli studi MOVe-IN e MOVe-OUT non forniscono  nessuna evidenza di risultati inattesi con nessuna delle dosi studiate.

In entrambi gli studi, nessun decesso è stato correlato all’assunzione del farmaco e non si sono verificati eventi avversi correlati al farmaco che abbiano portato all’interruzione del trattamento nei partecipanti che hanno ricevuto molnupiravir. 

I risultati preliminari di entrambi gli studi MOVe-IN e MOVe-OUT, incluse le evidenze virologiche e l’analisi di farmacocinetica, sono state condivise con gli enti regolatori e verranno presentati nel corso di un prossimo evento scientifico.

Il Comitato esterno per il monitoraggio dei dati ha notato che l’analisi dei sottogruppi supporta un potenziale beneficio del trattamento e suggerisce una revisione del protocollo di arruolamento dello studio MOVe-OUT, che si focalizzerà sui pazienti in uno stadio precoce della patologia e sui pazienti considerati ad alto rischio (ad esempio, i pazienti anziani, obesi o con diabete).  In base a tali raccomandazioni, MSD cambierà i criteri di inclusione dello studio MOVe-OUT riducendo a 5 giorni il range di tempo massimo dall’insorgenza dei sintomi e arruolando pazienti  con almeno un fattore di rischio di una progressione a malattia grave.

MSD inizierà ad arruolare i pazienti per la Fase 3 (Parte 2) dello studio MOVe-OUT (Parte 2) entro la fine di Aprile/inizio di Maggio.

Si stima che i dati finali di Fase 3 dello studio MOVe-OUT (Parte 2) saranno disponibili a settembre/ottobre 2021.

Fonti: clinicaltrials.gov;  salutedomani.com

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