Hanno colpito le parole di Ricardo Lange, pronunciate alla presenza del ministro della Sanità tedesco.
“Le terapie intensive sono piene, e lo erano già prima del Covid. Si sarebbe dovuto pensare cinque, sei anni fa al problema della mancanza di personale in questi ambiti sanitari”. Così Ricardo Lange (foto), infermiere di terapia intensiva che a Berlino ha rilasciato un’intensa testimonianza alla presenza del ministro della Sanità tedesco Jens Spahn.
Lange ha spiegato che nelle piccole stazioni ci sono due-tre letti di terapia intensiva e che sono generalmente sempre pieni, anche in situazioni ordinarie. “Nelle stazioni grandi, dove ci sono 30 posti letto, attualmente oltre la metà è occupata da pazienti Covid”, ha aggiunto.
L’infermiere ha poi lanciato un allarme: “Lavoriamo ai limiti da molti mesi. Sempre più colleghi lasciano questo lavoro, anche per l’enorme carico emotivo e psicologico dovuto alla pandemia. Nel nostro lavoro si ha sempre a che fare con pazienti che muoiono, ma i pazienti Covid muoiono in altro modo”.
Lange ha infine raccontato nei dettagli la solitudine di queste persone, che non possono vedere le loro famiglie “fino alla fine”, e “non possono essere accompagnati” prima di morire. “Quando questi pazienti muoiono – ha concluso – noi dobbiamo mettere i loro corpi in grandi sacchi neri di plastica. Tutto questo lascia segni anche su di noi”.
Redazione Nurse Times
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