Non si è fatta attendere a lungo la risposta alla lettera inviata da una giovane infermiera al primo ministro Mario Draghi.
Pubblichiamo di seguito la risposta ricevuta dalla collega.
Gentile infermiera S.F.,
rispondo alla Sua lettera inviata al Presidente Draghi.
Il Suo racconto rende perfettamente quanto sia
faticoso e complesso il lavoro nei reparti di terapia intensiva e fondamentale il contributo degli
infermieri e delle infermiere, di cui la ringrazio anche per conto del Presidente. Dopo due anni di
pandemia sono sempre di più gli italiani che ne sono consapevoli.
Col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Governo si è impegnato a costruire trecento ottantuno ospedali di comunità, che porteranno a ulteriori assunzioni di personale. Lo stesso vale per le Case di Comunità. L’intenzione è migliorare l’assistenza medica, potenziare la ricerca scientifica e creare nuove opportunità di impiego per giovani come Lei.
L’intero Piano è un investimento nella crescita di lungo termine, che rappresenta il modo migliore per migliorare le condizioni di lavoro e le retribuzioni dei lavoratori. Credo che, tra qualche anno, figure come la Sua potranno non soltanto lavorare in un sistema sanitario più moderno, sicuro ed efficace, ma anche veder riconosciuto il proprio contributo con uno stipendio adeguato.
Nel frattempo, La ringrazio per il Suo impegno e Le faccio i miei migliori auguri.
Prof.ssa Serena Sileoni, Consigliere Gabinetto del Presidente
Presidenza del Consiglio dei Ministri
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