La direzionedell’Irccs materno-infantile Burlo Garofolo ha precisato che la piccola non era “mai stata in pericolo di vita”.
La madre aveva denunciato che alla sua bambina di sette anni era stata perforato un polmone durante le procedure per l’applicazione di un sondino gastrico all’Irccs materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste. E oltre a sporgere querela, aveva riferito di un ritardo nella gestione dell’aggravarsi delle condizioni di salute della figlia.
Il nosocomio, dal canto suo, aveva avviato un’istruttoria interna, ma intanto la piccola, che era ricoverata in Terapia intensiva, è stata dimessa dopo l’applicazione del sondino. La direzione, esprimendo amarezza per l’accaduto, aveva precisato che la bimba non era “mai stata in pericolo di vita” e che le sue condizioni erano “migliorate notevolmente”. Alla luce degli ultimi accertamenti i sanitari del Burlo si aspettano “un completo recupero, senza conseguenze”.
Redazione Nurse Times
- Sanità al collasso: medici, infermieri, oss e professionisti in sciopero il 20 novembre
- Robert F. Kennedy Jr. nominato da Trump alla Salute: il leader no vax guiderà la sanità americana
- Prevenire le lesioni da pressione: il 21 novembre torna la Giornata Internazionale STOP Pressure Ulcers
- Convegno “Universalità delle cure e sostenibilità dei Ssn in Europa”: appuntamento a Roma il 22 novembre
- Ostia (Roma), uomo morto per possibile shock anafilattico: indagati tre medici del Centro Paraplegici
Lascia un commento