Le lesioni neoplastiche o anche dette in inglese “fungating wounds”, sono la complicanza cutanea di una neoplasia maligna in stadio avanzato non tendente alla guarigione.
Si possono presentare sotto la forma di crateri con processo demolitivo e spesso la presenza di fistole, oppure come processo proliferante con noduli rialzati.
Possono insorgere in modo primitivo come il carcinoma baso e. spino cellulare o il melanoma. Oppure possono essere di origine metastatica, di un tumore sottostante che dopo aver eroso i tessuti raggiunge la cute.
E’ importante che il professionista riconosca le anomalie in modo da indirizzare il paziente verso il professionista medico adeguato, dove questo in alcuni casi può ricorrere chirurgicamente.
EPIDEMIOLOGIA
I dati provenienti dall’AIRC sostengono che: Carcinomi spinocellulari e basocellulari rappresentano la quasi totalità (oltre il 99 per cento) dei tumori della pelle non melanomatosi.
FUNGATING WOUNDS: SINTOMI E RIPERCUSIONE SULLA QUALITA’ DI VITA
I sintomi legati alle fungating wounds possono essere molto limitanti sotto l’aspetto bio-psico-sociale del paziente.
Essudato: L’accrescimento della lesione fa si’ che ci sia una continua infiammazione e di conseguenza una vasodilatazione capillare che porta all’essudato. La parete capillare neoplastica tipica del tumore è impermeabile a fibrinogeno e colloidi del plasma, questo fà in modo che i liquidi passino nella regione extracapillare.
Prurito: E’ importante e deve essere sempre tenuto in considerazione, si distingue da un irritazione perilesionale per cattiva gestione dell’essudato, da quello urente dovuto all’espansione e crescita tumorale.
Sanguinamento: Il fenomeno avviene per l’erosione dei vasi e cambia in base al diametro dello stesso, avviene per via della neoangiogenesi tumorale ed essendo note le dimensione di questi vergono verso la rottura.
Cattivo odore: Nelle lesioni tumorali vi sono delle aree con ipoossigenazione per via dei vasi tortuosi che vanno in contro ad ischemia o trombosi, quelle specifiche aree di conseguenza si infettano e provocano cattivo odore.
Dolore: Può essere nocettivo con interessamento delle terminazioni nervose del derma, oppure neuropatico causato dalla crescita tumorale.
Dal punto di vista psico sociale possiamo parlare di perdita di identità ed autostima, dovute sia alla crescita della lesione neoplastica e sia al cattivo odore che porta di conseguenza il paziente verso l’isolamento.
FUNGATING WOUNDS: STRATEGIE E TRATTAMENTO
Queste lesioni solitamente non vanno incontro al miglioramento, perciò è bene attuare delle strategie di Wound Care palliativo in modo da migliorare la qualità di vita, evitando al paziente isolamento e perdita di autostima.
Per una corretta gestione pratica del fungating wounds, bisogna tenere a mente poche semplici cose:
- Detersione: Effettuata con soluzione fisiologica o acqua a temperatura ambiente per evitare vaso spasmo o dilatazione; irrigare con bassa pressione evitando sfregamenti in modo da non incorrere in emorragie. Educare il paziente a non bagnare la zona durante la doccia.
- Sbrigliamento: A differenza di altre lesioni dobbiamo scoraggiare l’utilizzo di taglienti e idrogeli, questo perché come già detto si incorrerebbe in emorragie dovute alle lame e sulla produzione di essudato dovuta agli idrogeli. Si consiglia invece l’utilizzo di prodotti enzimatici che non vanno ad influire sull’essudazione.
- Medicazione: La medicazione deve essere scelta non solo sulle esigenze della lesione stessa ma anche quelle del paziente, questa deve poter essere assorbente in modo da limitare i cambi e non irritare ulteriormente la cute perilesionale, della stessa dimensione della ferita, atraumatica al distacco (per questo meglio scegliere schiume con bordi siliconati), controllare l’odore (con medicazioni al carbone) e dello stesso colore della pelle del paziente. Da tenere a mente se ci troviamo difronte ad una lesione sanguinante, l’utilizzo di medicazioni in alginato di calcio che possono sia gestire essudato ed emorragie.
Per concludere è bene ricordare che ogni lesione non è uguale all’altra come non lo sono i nostri pazienti. Saper riconoscere e trattare una ferita richiede sempre un buon accertamento e valutazione da parte di un’equipe multi disciplinare, nel caso delle fungating wounds ci troviamo davanti, nella maggior parte delle volte, a lesioni che non guariscono e perciò dobbiamo sfruttare le conoscenze, evidenze scientifiche e preferenze del paziente, garantendo sempre la migliore assistenza adeguata alle proprie esigenze.
Articolo dedicato ad un’amica con un libro e alla sua voglia di diventare una brava infermiera
Dr. Giuseppe Brizi Infermiere Wound Care specialist
Immagine: https://www.semanticscholar.org
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