I carabinieri di Arco (Trento) hanno arrestato una donna di 50 anni, dipendente di una Rsa, con l’accusa di furto aggravato per la sparizione di piccole somme di denaro nella struttura, situata nella zona di Riva del Garda. Le indagini sono partite nel marzo scorso a seguito delle denunce presentate dalle vittime, tra le quali figurano colleghi e anziani ospiti. Questi hanno raccontato di aver notato che qualcuno stava probabilmente sottraendo denaro dai loro indumenti e dalle loro borse.
I sospetti si sono ben presto concentrati su una dipendente, dal momento che i colpi erano avvenuti anche nei reparti non aperti al pubblico, tra cui quelli chiusi per arginare il diffondersi del Covid. La conferma è arrivata dalle spycam piazzate nella Rsa, che hanno documentato in tutto 13 furti, per un bottino complessivo di oltre 4mila euro.
Le immagini delle videocamere hanno ripreso la 50enne che, entrata nello spogliatoio 40 minuti prima della fine del turno, apriva l’armadietto di una collega e sottraeva soldi dal portafoglio, per poi rimettere tutto a posto e allontanarsi. Il gip ha convalidato l’arresto e la donna si trova ora ai domiciliari. Su di lei grava l’obbligo di firma nella caserma dei carabinieri di Arco tre giorni alla settimana.
Redazione Nurse Times
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