Prof. Lopalco: “Nessun Allarmismo, ma Necessaria Sorveglianza Costante”
La recente scoperta della presenza della zanzara della malaria in Puglia ha sollevato interrogativi sulla sicurezza sanitaria della regione.
Dopo oltre cinquant’anni dall’ultimo avvistamento, un esemplare di Anopheles maculipennis è stato rinvenuto nel comune di Lecce, secondo uno studio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata.
Pubblicato su PubMed, lo studio mette in luce l’urgente necessità di rafforzare la sorveglianza in tutto il Mezzogiorno, sottolineando un aumento della ricettività delle aree meridionali del Paese. Questa scoperta ha spinto gli autori a condurre un’indagine entomologica mirata nel settembre 2023, concentrandosi sugli allevamenti di animali, i maneggi e potenziali siti di riproduzione della zanzara.
Secondo gli autori, il rischio di introduzione del plasmodium della malaria da parte dei viaggiatori provenienti da Paesi endemici dovrebbe essere preso in maggiore considerazione. I risultati dello studio consentono di ripensare e costruire nuovi modelli per la previsione e l’espansione della malaria, sottolineando l’importanza di adottare misure preventive.
Il professor Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’università del Salento, ha sottolineato l’importanza della sorveglianza senza allarmismi, ma con una vigilanza costante. Sebbene non ci sia rischio immediato di riportare la malaria in Italia, la presenza della zanzara anofele è un segnale di preoccupazione sui cambiamenti climatici e ambientali.
Mentre la presenza della zanzara della malaria in Puglia richiede un’azione tempestiva, è importante affrontare la situazione con calma e determinazione, adottando misure preventive efficaci per proteggere la salute pubblica.
Redazione Nurse Times
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