Leopoldo Wick, l’infermiere dapprima condannato all’ergastolo e poi assolto dall’accusa di omicidio per le morti sospette nella Rsa di Offida (Ascoli Piceno), dove lavorava, è stato condannato a dieci mesi di reclusione per peculato dalla Corte di Cassazione, che ha così confermato il verdetto del gip del Tribunale di Ascoli, Rita De Angelis.
L’inchiesta sul peculato è partita in seguito a una perquisizione domiciliare durante la quale i carabinieri hanno rinvenuto lacci emostatici, cateteri e siringhe che Wick avrebbe prelevato indebitamente dalla Rsa di Offida. Tale materiale non poteva essere giustificato con l’uso personale o professionale legittimo fuori dalla struttura sanitaria.
Dopo l’assoluzione di Wick da parte della Corte d’Assise d’Appello di Ancona per le morti sospette, le parti civili si sono unite al ricorso della Procura generale di Ancona per chiedere l’annullamento della sentenza di secondo grado. Il processo è stato celebrato per sei casi di omicidio e uno di tentato omicidio.
Redazione Nurse Times
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