Gli italiani affetti da diabete sono circa il 6% della popolazione, cioè quasi 4 milioni di persone. Un dato sottostimato, se si pensa che le mancate diagnosi sono circa 1,5 milioni.
L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha concesso l’autorizzazione per l’insulina settimanale, la prima al mondo indicata per il trattamento del diabete negli adulti. Una novità senza precedenti, a distanza di 101 anni dalla scoperta dell’insulina, che potrà impattare positivamente sulla gestione del diabete e cambiare la qualità di vita dei pazienti.
Oggi la terapia insulinica prevede che il paziente si somministri l’insulina almeno una volta al giorno, con un impatto che va dalla gestione della terapia stessa alla sfera sociale, lavorativa e psicologica della persona e delle loro famiglie. Aspetto legato in particolare alla necessità di dover monitorare e gestire la malattia quotidianamente e di dover programmare l’intera giornata in base a questo.
Il numero di iniezioni può rappresentare un ostacolo importante in termini di qualità di vita e di aderenza alla terapia. I dati mostrano che il 50% delle persone con diabete che necessitano di terapia insulinica ritardano di oltre due anni l’inizio del trattamento, con ripercussioni sulla gestione della malattia e delle sue complicanze. Con la nuova terapia si passa, in un anno, da un minimo di 365 iniezioni a 521.
Negli studi clinici di fase 3 l’insulina settimanale ha permesso una riduzione della glicemia (misurata come variazione dell’HbA1 rispetto all’insulina basale giornaliera, favorendo il controllo glicemico nelle persone con diabete di tipo 2. Le malattie croniche non trasmissibili sono collegate agli stili di vita e al contesto in cui si vive, con un impatto anche sulla qualità delle relazioni sociali.
L’ambiente è ormai considerato a tutti gli effetti un determinante di salute, soprattutto quando si parla di cronicità. Anche in quest’ottica una terapi, che passa da una somministrazione giornaliera a una settimanale, con un considerevole risparmio del numero di penne utilizzate, offre una risposta concreta in tema di sostenibilità ambientale, favorendo la riduzione delle emissioni di CO2.
Awiqli®
Awiqli® (insulina settimanale icodec) è un nuovo analogo dell’insulina basale settimanale progettato per coprire il fabbisogno di insulina basale per un’intera settimana con una singola iniezione sottocutanea. È approvato per gli adulti con diabete mellito. Novo Nordisk ha inoltre ricevuto le approvazioni normative per Awiqli® in Svizzera e Canada per il trattamento sia del diabete di tipo 1 che del diabete di tipo 2 negli adulti.
Programma clinico
Il programma di sperimentazione di fase 3a per l’insulina basale icodec settimanale comprende sei studi clinici globali di fase 3a, incluso uno studio real world evidence, e coinvolge più di 4.000 adulti con diabete di tipo 2 o di tipo 1.
Novo Nordisk
Novo Nordisk è una multinazionale europea operante nel settore farmaceutico, fondata nel 1923 e con sede in Danimarca. Il suo obiettivo primario è combattere le malattie croniche più gravi, basandosi sulla nostra solida esperienza nel campo del diabete. A tal fine promuove la ricerca scientifica e l’innovazione, lavorando per prevenire e curare tali malattie. Al momento Novo Nordisk impiega circa 66.000 persone in 80 Paesi e i suoi prodotti sono disponibili in circa 170 Paesi. Per maggiori informazioni si possono visitare i siti web Novonordisk.com e Novonordisk.it, oppure seguire Novo Nordisk su Facebook, Instagram, X, LinkedIn e YouTube.
Redazione Nurse Times
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