Un team di ricercatori cinesi ha identificato il potenziale dell’aglio nel trattamento dell’aterosclerosi, grazie alla sua capacità di regolare la ferroptosi e di ridurre la perossidazione lipidica. In tal modo è possibile offrire un’alternativa più sicura ai trattamenti attuali.
L’aglio, integratore erboristico ampiamente utilizzato, è noto per i suoi benefici cardiovascolari, in particolare nel ridurre lo stress ossidativo e l’infiammazione, che sono critici nell’aterosclerosi. Nello studio cinese i ricercatori hanno indagato i meccanismi con cui l’aglio migliora l’aterosclerosi, utilizzando una combinazione di farmacologia di rete, bioinformatica, docking molecolare e convalida sperimentale.
Lo studio evidenzia il potenziale dell’aglio e dei suoi composti attivi (come sobrol A, allicina, (+)-L-alliina e benzaldossima) nel trattamento dell’aterosclerosi, prendendo di mira i meccanismi correlati alla ferroptosi. Gli specifici target genici identificati nello studio forniscono una base per la progettazione di terapie mirate che potrebbero migliorare i risultati del trattamento in futuro.
Full text dell’articolo pubblicato su Frontiers
Redazione Nurse Times
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