“È arrivato il momento di affrontare con massima attenzione e consapevolezza tutti i problemi che riguardano i professionisti sanitari, colonna portante del nostro sistema sanitario: dall’aumento delle vili aggressioni, passando per la carenza di personale, fino alla valorizzazione professionale, e alla necessità di garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure per tutti”. Così Ugo Cappellacci, presidente della XII Commissione Affari sociali alla Camera, ha commentato il via libera a un’indagine conoscitiva in materia di riordino delle professioni sanitarie (vedi il documento allegato), che dovrebbe concludersi entro il 31 gennaio 2025.
E ha aggiunto: “Sono questioni fondamentali che non possono più essere rimandate, e che saranno al centro dell’indagine conoscitiva avviata oggi, con voto all’unanimità, in Commissione Affari sociali alla Camera. È la nostra risposta al loro grido di aiuto e attenzione, un impegno concreto per tutelare chi ogni giorno si prende cura della salute dei cittadini, con sacrificio e dedizione”.
Si legge nel testo: “Le professioni sanitarie, soprattutto a seguito della pandemia, sono al centro del dibattito politico per la carenza di personale ad esse addetto. Occorre rivedere, alla luce di quelle che sono le esigenze della medicina del terzo millennio, gli stessi compiti delle diverse professioni sanitarie, anche al fine di renderle più attrattive, in quanto la mancanza di attrattività, insieme al problema della retribuzione inferiore rispetto a quella percepita in molti altri Paesi, sembra essere una delle cause che determinano la carenza di professionisti sanitari”.
E ancora: “Peraltro, quando si parla di carenza di personale del Servizio sanitario nazionale, si fa spesso riferimento alle sole categorie dei medici e degli infermieri e l’opinione pubblica ne ricava una immagine senz’altro realistica e indiscutibile ma, purtroppo, parziale. La carenza di personale riguarda, invece, tutti i settori delle professioni sanitarie e colpisce tutta l’Italia, ma nelle aree interne del Paese, caratterizzate dalla difficoltà di accesso ai servizi, assume i contorni di una vera e propria desertificazione sanitaria”.
In tale contesto l’indagine conoscitiva che si intende avviare si pone, in particolare, i seguenti obiettivi:
- verificare direttamente i numeri degli iscritti agli Ordini professionali, divisi per genere e per età, nonché le specifiche carenze di personale;
- acquisire elementi e spunti su come affrontare le carenze e le criticità che verranno riscontrate.
Saranno svolte audizioni con i rappresentanti di Ordini delle professioni sanitarie, ministero della salute, Conferenza delle Regioni, Agenas, rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali e di associazioni rappresentative delle professioni sanitarie, esperti della materia (docenti universitari, operatori sanitari). Prevista inoltre l’effettuazione di missioni presso le realtà territoriali di maggior interesse.
“L’avvio dell’indagine conoscitiva sulle professioni sanitarie, promossa dal gruppo Fratelli d’Italia, voluta dal presidente Ugo Cappellacci e votata all’unanimità oggi in commissione Affari sociali, è un segnale di forte attenzione verso tutti i camici bianchi, che mai come in questo periodo, si trovano fortemente vessati, sia per la enorme carenza alla quale si deve far fronte che per la inaccettabile escalation di violenza che stanno subendo”, ha detto Marta Schifone (Fratelli d’Italia), deputato della Commissione Affari sociali e responsabile del Dipartimento professioni del partito.
Sempre Schifone: “Con questa iniziativa parlamentare vogliamo dare loro voce, raccogliere le loro istanze e fare una analisi qualitativa e quantitativa. Approfondire i gap strutturali, gestionali, territoriali, di genere e generazionali, che incidono sulle condizioni di lavoro degli operatori sanitari. Puntiamo ad ampliare la conoscenza dei loro ambiti, ad acquisire maggiori strumenti per intervenire dal punto di vista legislativo e rendere più attrattiva e sicura la professione”.
ALLEGATO: Testo del documento
Redazione Nurse Times
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