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Vitamina B1 (tiamina): alimentazione e fabbisogno giornaliero

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Vitamina B1 (tiamina): alimentazione e fabbisogno giornaliero
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La vitamina B1 (tiamina), come le altre del gruppo B, si scioglie nell’acqua (idrosolubile). La sua presenza è fondamentale per poter ricavare energia dalle sostanze nutritive, infatti interviene nel processo di trasformazione (metabolismo) dei carboidrati, delle proteine e dei grassi.

La vitamina B1 (tiamina) è necessaria per la crescita, lo sviluppo e la funzione delle cellule e per il normale funzionamento di cervello, nervi e cuore. Per questi motivi, riveste un ruolo di grande importanza nel periodo di crescita dei bambini.

La vitamina B1 (tiamina) aumenta la capacità di attenzione e di apprendimento, mentre la sua carenza è in grado di provocare deperimento.

Fabbisogno giornaliero

La quantità di vitamina B1 (tiamina) necessaria giornalmente per soddisfare le esigenze dell’organismo varia con l’età:

  • 0-6 mesi di vita, durante la vita fetale e nei primi 6 mesi dalla nascita il fabbisogno di vitamina B1 del bambino è soddisfatto dalla madre, dall’allattamento naturale o dal latte artificiale
  • 6-12-mesi, 0,3 milligrammi (mg)
  • 1-3 anni, 0,4 mg 
  • 4-6 anni, 0,5 mg 
  • 7-10 anni, 0,8 mg 

Dopo la pubertà il fabbisogno giornaliero diventa leggermente maggiore nei maschi rispetto alle femmine:

  • 11-14 anni, 1,1 mg per i maschi e 1,0 mg per le femmine
  • 15 anni in poi, 1,2 mg per i maschi e 1,1 mg per le femmine

Durante la gravidanza e l’allattamento il fabbisogno di vitamina B1 (tiamina) della donna è di 1,4 mg al giorno.

La vitamina B1 (tiamina) negli alimenti

La maggior parte delle persone assume la giusta quantità di vitamina B1 (tiamina) da una dieta equilibrata e varia. Gli alimenti ricchi di vitamina B1 (tiamina) includono:

  • lievito
  • legumi
  • carne di maiale
  • riso integrale
  • frutta fresca e secca
  • uova
  • pane integrale
  • cereali arricchiti per la colazione
  • fegato
  • patate

La vitamina B1 (tiamina) non può essere immagazzinata dall’organismo; è necessario, quindi, introdurla dal cibo giornalmente, ricordando che la cottura degli alimenti può ridurne la disponibilità.

Carenza di Vitamina B1

La carenza di vitamina B1 (tiamina) può portare a:

  • sindrome di Wernicke-Korsakoff, malattia degenerativa del sistema nervoso che causa una forma di demenza
  • beriberi, malattia caratterizzata da alterazioni nervose (polineurite), cardiache e cerebrali

Una dieta equilibrata e varia è in grado di fornire la giusta quantità di vitamina B1 (tiamina). Tuttavia, possono essere a rischio di carenza le persone che si trovano in alcune condizioni:

  • intervento di chirurgia bariatrica
  • infezione da HIV/AIDS
  • alcolismo
  • uso di farmaci diuretici come il furosemide

In tali situazioni, il suo assorbimento nell’intestino può risultare ridotto, il fabbisogno può essere maggiore oppure la sua eliminazione con le urine può essere aumentata.

In questi casi, quindi, potrebbe essere necessario assumere un integratore.

L’assunzione di vitamina B1 (tiamina) sotto forma di integratori è utile anche per il trattamento di disordini metabolici ereditari. Un esempio è la malattia delle urine a sciroppo d’acero (MSUD), un difetto raro del metabolismo con difficoltà di alimentazione, sonnolenza, vomito e urine che odorano di sciroppo d’acero.

Gli integratori di vitamina B1 (tiamina) sono, generalmente, sicuri; raramente possono causare una reazione cutanea. Al momento non ci sono prove che dimostrino l’interazione della vitamina B1 (tiamina) con altri farmaci.

Tuttavia, è bene ricordare che l’assunzione di integratori dovrebbe essere sempre consigliata dal medico curante, in particolar modo se si soffre di qualche malattia

Eccesso di Vitamina B1

L’assunzione di dosi giornaliere troppo elevate di integratori di vitamina B1 (tiamina), finora non ha fatto registrare effetti negativi per la salute poiché le quantità eccedenti vengono eliminate rapidamente attraverso le urine.

Redazione NurseTimes

Fonte: ISS

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