Le Asl della regione Liguria sono pronte ad una vera e propria rivoluzione per ridurre i costi che attanagliano la sanità. Un responsabile per la gestione delle l’oste d’attesa relative alle prestazioni specialistiche ambulatoriali monitorerà 69 prestazioni per le quali la Regione stessa si impegna a garantire le classi di priorità per almeno il 90% delle richieste.
Ecco le principali novità del nuovo piano regionale sul governo delle liste d’attesa per il periodo 2019-2021, presentato in Regione Liguria dall’assessore Sonia Viale, dal commissario di Alisa, l’agenzia sanitaria regionale, Walter Locatelli e Lorenzo Bistolfi, responsabile cute primarie Alisa.
Entro il 31 ottobre prossimo le aziende dovranno inserire a Cup il 95% dell’offerta di prestazioni, comprese quelle erogate dalle strutture private accreditate e contrattualizzate, completando il percorso entro il 31 gennaio 2020. Ci sarà anche un numero verde in ogni azienda e Regione e Alisa (Agenzia ligure per la sanità) stanno valutando se fare un numero unico per tutte le Asl.
Il piano è stato presentato dall’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale e dal commissario di Alisa Walter Locatelli. E’ stato anche stabilito che se non si risponderà nei tempi della classe prevista e non si risolverà in altro modo sarà possibile servirsi da un privato convenzionato pagando solo il ticket, ma è stato sottolineato che i casi saranno cinque in un anno.
E’ stato inoltre predisposto il manuale Rao regionale (Raggruppamenti di attesa omogenei) con l’obiettivo di ridurre la variabilità prescrittiva, salvaguardando l’autonomia dei professionisti e garantendo al paziente l’accesso alle cure nei tempi adeguati, nel rispetto della corretta attribuzione del codice di priorità.
Fonte: Primocanale
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