All’evento ospitato a Roma presenti i presidenti degli Ordini provinciali e le principali istituzioni sanitarie del Paese. La ministra Grillo lancia un appello: “Educate i pazienti a capire dove arriva la scienza e la medicina”. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Bonaccini: “Nessuna tecnologia potrà sostituirvi”
ROMA – Come il varo di una nuova nave, anche il nuovo Codice deontologico per gli infermieri ha preso il largo. Un viaggio che comincia dopo tre anni di confronto approdato ai 53 articoli scritti per “salvaguardare la libertà di coscienza degli infermieri” come ha sottolineato la presidente della Fnopi, Barbara Mangiacavalli. E’ lei, simbolicamente, ad alzare il velo sul nuovo Codice deontologico davanti alla platea non solo dei presidenti degli Ordini provinciali, ma di tutte le maggiori istituzioni sanitarie del Paese, dalla ministra della Salute, Giulia Grillo, al presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini (anche se i due, per questione di tempi e impegni diversi, non si incontreranno nella sala dell’NH Vittorio Veneto dove si è tenuta la presentazione del Codice).
Un testo dove, ribadisce la Mangiacavalli, è importante fare proprio quello che c’è “e smetterla di discutere su quello che non c’è”. Il nuovo Codice deontologico, aggiunge la presidente della Fnopi, “riconosce gli infermieri come persone che si relazionano con altre persone. È un’innovazione che affonda le radici nella nostra storia, ma guarda al futuro per salvaguardare la volontà espressa dalla persona da trattamenti incongrui o non ritenuti coerenti con la percezione di vita o di salute. È un’innovazione con cui salvaguardiamo la vita”.
Parla di missione importante, a proposito della professione infermieristica, la ministra Giulia Grillo che non manca di attaccare le fake news e i comportamenti antiscientifici che danneggiano la salute. E, sull’argomento, chiede aiuto agli infermieri: “Siete un veicolo di cura e la quotidianità del rapporto che avete coi cittadini, i pazienti e le loro famiglie vi aiuta, anche secondo il vostro nuovo Codice deontologico, a educarli e fargli capire dove arriva la scienza e la vera medicina e dove invece le fake news gli fanno del male. Avete una missione importante, nel lavoro e fuori del lavoro: noi siamo il lavoro che facciamo ed è nostro compito difendere le persone con il metodo scientifico”.
Parole di elogio alla platea infermieristica le aveva rivolte, poco prima, anche il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini: “Siete quelli che più di tutti sono accanto ai pazienti e che li seguono sul territorio. Non è pensabile per noi non tener conto del punto di vista della componente professionale più numerosa e significativa per il cittadino come è quella infermieristica e il ‘principio di non discriminazione’ del vostro codice assume una portata rivoluzionaria in questo momento storico e per questo rapporto con le persone. Per il lavoro che fate non ci sarà nessuna mai nessuna tecnologia in grado di sostituirvi e quello che vogliamo portare avanti con voi è un rapporto costruttivo che ci aiuti, insieme, a dare un nuovo modello di assistenza al Paese”.
La nuova nave è partita, agli infermieri il compito di non sbagliare rotta.
Salvatore Petrarolo
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