Contrattazione decentrata presso l’AOR San Carlo per le Progressioni Economiche 2019, attraverso l’implementazione del fondo disponibile per raggiungere il 50% degli aventi diritto in graduatoria.
“Ci sfugge il perché – commentano in una nota congiunta Fsi, Fials, USb e Nursind – si arrivi a tale scelta solo oggi. Le risorse economiche, infatti, erano già disponibili nel 2019. Il modo in cui è stato strutturato l’accordo è figlio della condivisione di CGIL CISL e UIL che, dunque, se ne assumono le
responsabilità tanto nella condivisione dei criteri quanto nella tenuta”.
Per le quattro organizzazioni sindacali autonome “la ‘debolezza’ dell’accordo sta nell’aver applicato criteri, prima sottoscritti a verbale e poi ritenuti sbagliati dagli stessi sindacati confederali. Si è così generato un evidente malcontento tra i lavoratori del San Carlo, testimoni diretti di ingiustizie e iniquità nell’attribuzione delle fasce che non potranno essere sanate facilmente”.
“A tal fine – prosegue la nota congiunta – è necessario fissare un incontro a breve per quantificare le risorse necessarie da mettere a disposizione del personale per i passaggi di Fascia 2020, per procedere alla contrattazione del Bando PEO 2020, con gli obiettivi già annunciati, attingendo anche dalla quota della produttività, come fatto in altre Aziende”.
Per Fsi, Fials, USb e Nursind “oggi più che mai, è importante riorganizzare le idee e mettere a fuoco le priorità. I dipendenti sono esasperati e delusi per le tante promesse non mantenute.
Promesse che puntualmente certi sindacati fanno e inevitabilmente disattendono. Le loro parole implicano una sola cosa: perseguire unicamente il loro interesse. Per questa ragione i dipendenti hanno un’unica strada da intraprendere: solo con la protesta è possibile cambiare il sistema e dare ai lavoratori la possibilità di fare carriera, secondo la giusta meritocrazia, adeguata alle aspettative”.
Le quattro organizzazioni sindacali si attiveranno per tutte le azioni di protesta necessarie a tutelare i lavoratori del San Carlo.
La Redazione Nurse Times
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