Week-end pre-manifestazione. Abbiamo l’occasione finalmente di far uscire dalle cucine dei nostri reparti le lamentele per portarle in piazza. Da quanto aspettavamo questo momento? Il movimento nazionale infermieri ha dato una scossa alle rappresentanze professionali rimaste in stato soporoso per tanto tempo. Tuttavia anziché tentare di comprendere le cause che hanno reso possibile la nascita del movimento, ricorrono spesso parole di disprezzo per un fenomeno di aggregazione massiccia e spontanea che invece merita il massimo rispetto.
Non mancano anche i tentativi di sabotaggio per presunte collaborazioni con questa o con quest’altra associazione.
Tutto questo non fa bene alla vigilia di una manifestazione che dovrebbe vederci tutti uniti a difendere la dignità e il prestigio della divisa che indossiamo tutti i giorni!
Insieme siamo una forza, insieme siamo chiamati a indirizzare la linea politico-sindacale da portare al tavolo delle trattative per il prossimo contratto.
I bonus non ci sono arrivati, meglio così: abbiamo capito che non dobbiamo accontentarci delle mancette quando insieme, compatti potremmo alzare la testa e rivendicare diritti.
I diritti che rivendichiamo sono:
- USCITA DAL COMPARTO con
- ALLINEAMENTO DEI SALARI AI NOSTRI COLLEGHI EUROPEI.
- INQUADRAMENTO DEFINITO DELLE COMPETENZE ESPERTE E SPECIALISTICHE in nuovi modelli organizzativo-assistenziali,
- SUPERAMENTO DEL RAPPORTO DI ESCLUSIVITA’ CON L’AZIENDA SANITARIA per rispondere meglio ai bisogni di salute dei cittadini e per farci conoscere per i professionisti che siamo,
2. ADEGUAMENTO DELLE DOTAZIONI ORGANICHE DI PERSONALE INFERMIERISTICO E DI SUPPORTO
2.1 SCORRIMENTO GRADUATORIE IN ESSERE
2.2 STABILIZZAZIONE DEI PRECARI
2.3 AGEVOLAZIONI MOBILITA’
3. EQUIPARAZIONE DEI DIRITTI PUBBLICO-PRIVATO
Imparate bene questi Tre semplici punti: devono essere chiari a tutti per poter remare insieme dalla stessa parte. Questa manifestazione sarà solo l’inizio di qualcosa di storico!
Tutti in piazza con maglietta bianca e mascherina con scritta “Infermiere”!
Raffaele Varvara
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