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Vedere attraverso il suono: con la tecnologia del “tocco acustico” si può

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Vedere attraverso il suono: con la tecnologia del "tocco acustico" si può
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Un team di ricercatori della University of Technology di Sydney (Australia) ha sviluppato un sistema all’avanguardia che aiuta le persone a “vedere” utilizzando il suono. Tale tecnologia, nota come “tocco acustico”, ha il potenziale per trasformare la vita di coloro che sono ciechi o ipovedenti. Il relativo studio, condotto dal dottor Howe Zhu, è stato pubblicato sulla rivista Plos One.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 39 milioni di persone nel mondo sono cieche, e altri 246 milioni di persone vivono con problemi di vista, con un impatto negativo sulla loro capacità di partecipare alle attività della vita quotidiana.

Gli occhiali intelligenti di prossima generazione, che traducono le informazioni visive in icone sonore distinte, sono state sviluppate insieme alla start-up ARIA Research. 

“Gli occhiali intelligenti, in genere, utilizzano la visione artificiale e altre informazioni sensoriali per tradurre l’ambiente circostante di chi li indossa in un discorso sintetizzato dal computer”, ha affermato l’illustre professore Chin-Teng Lin, leader globale nella ricerca sull’interfaccia cervello-computer della University of Technology di Sydney.

“Tuttavia – ha aggiunto – la tecnologia del tocco acustico sonifica gli oggetti, creando rappresentazioni sonore uniche quando entrano nel campo visivo del dispositivo. Ad esempio il suono del fruscio delle foglie potrebbe rappresentare una pianta, o un ronzio potrebbe rappresentare un telefono cellulare”.

I ricercatori hanno testato il dispositivo con 14 partecipanti: sette individui con cecità o ipovisione e sette individui vedenti bendati che fungevano da gruppo di controllo. Si è scoperto che il dispositivo indossabile, dotato di tecnologia tattile acustica, ha migliorato significativamente la capacità di riconoscere e raggiungere gli oggetti, senza causare troppo sforzo mentale.

“Il feedback uditivo consente agli utenti di identificare e raggiungere gli oggetti con notevole precisione – ha affermato il dottor Zhu -. I nostri risultati indicano che il tocco acustico ha il potenziale per offrire un metodo indossabile ed efficace di aumento sensoriale per la comunità dei non vedenti”. 

La ricerca sottolinea l’importanza dello sviluppo di tecnologie assistive per superare sfide come la localizzazione di specifici articoli domestici e oggetti personali. Affrontando queste sfide quotidiane, la tecnologia del tocco acustico apre nuove porte alle persone non vedenti o ipovedenti, migliorando la loro indipendenza e la qualità di vita.

Full text dell’articolo pubblicato su Plos One

Redazione Nurse Times

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