Un grande amatore? Un convinto sostenitore della poligamia? Macché… il medico, in un periodo di tempo che va dai primi anni ’70 al 1981, ha fecondato con l’inganno e soprattutto col suo seme molte pazienti che si rivolgevano a lui per avere figli. Il motivo? In clinica lo sperma era terminato.
“Avevo terminato gli sperma a disposizione della mia clinica”. Sono state queste le parole di giustificazione che il dott. Donald Cline, eminente ginecologo in pensione che operava nello stato dell’Indiana, ha fornito agli inquirenti per giustificare la sua condotta. Ma sono servite a ben poco, visto che è stato rinviato a giudizio dalla Suprema Corte di Indianapolis e su di sui pendono i capi di accusa di frode e falso.
Cosa ha combinato di preciso? Beh…a partire dagli anni ’70 e fino al 1981, svolgendo il suo lavoro di luminare della ginecologia, ha fatto felici molte pazienti che si rivolgevano a lui per avere un figlio; il problema, però, è che in almeno 50 casi, invece di impiantare nelle donne il seme di giovani donatori così come pattuito, il dott. Cline le fecondava col suo sperma. Ed ora si ritrova una prole… non indifferente.
L’inquietante inganno è venuto a galla solo grazie alla tenacia di una delle sue inconsapevoli figlie, Jacoba Ballard, che ha fatto di tutto per ricostruire le sue origini e quindi per risalire al suo padre biologico. La sua ricerca in web, grazie soprattutto ad un sito americano che l’ha messa in contatto con altri ragazzi nati in provetta, le ha permesso di rintracciare 8 fratelli; che erano lì a caccia di risposte, come lei.
Una volta che la vicenda ha iniziato ad avere dei contorni ben delineati, il gruppo è riuscito a contattare Doug Cline, figlio “legittimo” del 77enne ginecologo, che ha organizzato un incontro “chiarificatore”. E chiarezza c’è stata: il medico, in pensione dal 2009, ha ammesso di fronte ai figli le sue colpe, affermando di avere donato il suo seme circa 50 volte e di non averlo fatto attraverso una banca del seme; bensì “direttamente” nella sua clinica.
Che il test del DNA abbia confermato questa confessione… forse è solo un dettaglio.
Di fronte agli investigatori, il dott. Donald Cline ha poi ritrattato, asserendo che queste sue donazioni gratuite di patrimonio genetico corrispondevano al massimo ad una decina di episodi. Ma poco importa, visto che rischia comunque di passare 5 anni della sua sudata pensione dietro alle sbarre.
Fonte: Huffington Post
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