Il coronavirus ha una nuova vittima, si chiamava Andrea Gianella, infermiere in pensione. Aveva lottato contro i tagli alla sanità tutta la vita, sia da infermiere che da militante politico. Aveva 71 anni, ci ha lasciai ieri, dopo un mese di ricovero in ospedale.
Andrea era stato ricoverato al Sant’Andrea a metà aprile, ieri l’infermiere in pensione si è spento nel reparto di Rianimazione, ultima frontiera dove aveva lottato contro la morte. Ha lasciato la moglie Caterina, una ostetrica in pensione che ha scritto a “La Nazione” di La Spezia: “Andrea era una persona amabile: sobria, rigorosa, colta, di viva intelligenza e sensibilità; con un particolare slancio solidale per coloro che vivono schiacciati da una condizione di diseguaglianza”.
Come dirigente infermieristico aveva operato in particolare in Val di Magra. Si era anche occupato della formazione professionale degli allievi infermieri. Aveva concluso la carriera come coordinatore al Servizio di salute mentale. Come storico iscritto a Rifondazione Comunista, come quadro attivo e dirigente della Cgil Funzione Pubblica, aveva combattuto contro i tagli alla sanità.
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