Un presidio di lavoratori dello Spallanzani ha proclamato lo stato di agitazione in seguito ai presunti nuovi orari dei dipendenti dell’ospedale romano
Secondo i manifestanti sarebbe frequente effettuare turni di oltre 12 ore, di giorno e di notte, con conseguente accumulo di ore di straordinario non pagato. Impossibile garantire la qualità delle prestazioni sanitarie, la salute dei pazienti e degli operatori viene pertanto messa a rischio.
“Direzione autoritaria”
“Uno dei motivi della manifestazione spontanea di oggi – è possibile leggere in una nota – è la decisione “unilaterale” della direzione dello Spallanzani di cambiare l’orario di lavoro senza tenere conto della volontà del 90%” dei dipendenti: infermieri, ausiliari, operatori socio sanitari e tecnici.
A fronte dell’estensione dei turni, diventa anche più pesante la carenza di organico. “Se la direzione insisterà a decidere in modo autoritario – conclude il comunicato – i lavoratori continueranno a manifestare il loro malessere sia dentro l’istituto che in Regione assieme ai pazienti”.
La direzione generale smentisce fermamente quanto sostenuto dai lavoratori:
“Non corrisponde a verità – spiega l’ospedale – la notizia secondo la quale il nuovo orario prevederebbe turni di lavoro “di oltre 12 ore, sia di giorno che di notte” e provocherebbe “prolungamenti di servizio con accumulo di centinaia e centinaia di ore di straordinario per di più non pagato”.
A partire dal 1° aprile prossimo il turno di notte diventerà di 12 ore (dalle ore 19 alle ore 7, mentre ora è dalle ore 21 alle ore 7). I due diurni si accorceranno diventando 7-13 e 13-19 al posto degli attuali 7-14 e 14-21.
L’orario, spiega lo Spallanzani, “è stato modificato al fine di rispettare la direttiva europea sui riposi compensativi tra i turni di lavoro” e “non prevede affatto prolungamenti né doppi turni (che genererebbero ore di lavoro straordinario)”.
Inoltre, aggiunge la direzione generale, “il cambiamento dell’orario è stato peraltro preceduto da numerosi incontri con le organizzazioni sindacali, invitate a proporre nuove tipologie orarie e ha visto il coinvolgimento di tutto il personale, chiamato a esprimersi sulla preferenza oraria in una consultazione durata una settimana». L’ospedale, infine, ricorda che «nel frattempo sta procedendo all’assunzione delle unità di personale necessarie per ogni profilo professionale”.
Simone Gussoni
Fonti: Corriere.it
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