Home Infermieri Turni massacranti: gli Infermieri messinesi scendono in piazza il 21 marzo
InfermieriPolitica & Sindacato

Turni massacranti: gli Infermieri messinesi scendono in piazza il 21 marzo

Condividi
Condividi

Martedì 21 marzo scenderanno in piazza gli Infermieri delle terapie intensive neonatale e pediatrica del Policlinico

Una manifestazione organizzata dal sindacato Nursind finalizzata a contrastare i turni massacranti imposti ai lavoratori.

È stata anche inoltrata una denuncia all‘Ispettorato del lavoro e alla Procura della Repubblica.

Gli Infermieri che operano con i neonati ricoverati spesso in condizioni molto critiche denunciano numerose irregolarità: doppi turni, reperibilità, mancati riposi, ferie negate.

Appare evidente che non sia possibile garantire un’assistenza qualitativamente idonea ai loro piccoli pazienti.

Un requisito fondamentale, in unità operative ad alta intensità assistenziale, in cui viene meno la possibilità di lavorare in modo organizzato e sereno, nel rispetto di tempi e termini.

La situazione del nosocomio pare essere completamente degenerata. Per questo motivo, martedì 21 marzo, sarà organizzata una manifestazione davanti al pronto soccorso del Policlinico.

Anche altri reparti si uniranno alla protesta: Pronto Soccorso, reparti di medicina e chirurgie affiancheranno gli infermieri pediatrici.

Massimo Latella, referente aziendale Nursind, commenta senza troppi giri di parole:
“In molti casi si lavora sotto organico, demansionati e rischiando di essere denunciati. I problemi, in verità, sono stati più volte segnalati all’azienda ospedaliera”.

Latella dichiara di aver più volte inviato comunicati richiedendo incontri e di lettere spedite, senza riscontri, alla direzione generale.

Gli infermieri sembrano decisi ad uscire allo scoperto raccontando le difficoltà che sono costretti a fronteggiare ogni giorno.
La loro salute viene messa a rischio per senso di responsabilità nei confronti dell’utenza.
Ma al di là della disponibilità dei singoli, appare evidente come un infermiere esausto non possa garantire la stessa qualità di lavoro.

“E infatti non si protesta per i carichi di lavoro – comunque considerati eccessivi – per i rischi clinici cui vanno incontro i piccoli pazienti“.

Una denuncia è già stata inoltrata all’Ispettorato del lavoro e alla Procura della Repubblica. Inoltre è stata organizzata questa manifestazione, con la speranza che possa essere utile a far muovere qualcosa.

Simone Gussoni

Fonti: Gazzetta del Sud

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati