Arriva dall’Istituto Tumori di Bari la scoperta che potrebbe rendere meno complessa la ricostruzione della mammella col grasso della paziente.
Grazie a una scoperta realizzata all’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari la tecnica che permette di ricostruire con il grasso la mammella di pazienti oncologiche, nota come lipofilling, potrebbe non richiedere più ripetuti interventi a distanza di tempo, con i disagi che ne conseguono.
Attraverso la crioconservazione, infatti, il grasso può essere prelevato in un’unica soluzione e innestato a più riprese, anche ambulatorialmente. Il problema è stato dimostrare che questa metodica fosse realizzabile senza l’utilizzo di conservanti potenzialmente nocivi. Operazione riuscita proprio grazie alla ricerca partita dalla Chirurgia plastica dell’Istituo barese.
Una ricerca che ha dato risultati entusiasmanti sulla permanenza in vita delle cellule. Probabile che in breve tempo la nuova metodica possa essere introdotta per i trattamenti di chirurgia estetica, partendo dalle donne che hanno affrontato un tumore e arrivando a tutti i casi in cui risulti necessario un intervento di chirurgia ricostruttiva.
Redazione Nurse Times
- COINA contesta la FNOPI sulla Manovra: indennità di esclusività per soli dirigenti e dimentica gli infermieri
- Brunetta si aumenta lo stipendio da 250 a 310mila euro, infermieri fermi a 150 euro: due Italie nella stessa manovra
- Corsi di laurea delle professioni sanitarie: posti, domande e squilibri nell’A.A. 2025-26
- Il Dott. Roberto Greco è il nuovo presidente dell’OPI Bari
- Bilancio 2026: Nursing Up chiede chiarezza sui 480 milioni per gli infermieri
Lascia un commento