Via libera a pralsetinib di Roche, farmaco di precisione che rende “ancora più importante profilazione genomica completa alla diagnosi”.
Una terapia di precisione contro una forma di cancro al polmone che colpisce ogni anno circa 37.500 persone nel mondo, e viene spesso individuata in pazienti più giovani rispetto all’età media di chi riceve una diagnosi di tumore polmonare, e in persone senza una forte abitudine al fumo. La Commissione europea ha concesso l’approvazione condizionata per pralsetinib (Gavreto) in monoterapia per il trattamento di adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) in stadio avanzato positivo per la fusione del gene Ret, non precedentemente trattati con un inibitore di Ret. “L’approvazione e rimborsabilità di pralsetinib da parte dell’ente regolatorio italiano (Aifa) è attesa nei prossimi mesi”, riferisce il gruppo farmaceutico svizzero Roche in una nota.
“Con l’approvazione di pralsetinib da parte della Commissione europea – afferma Filippo de Marinis, direttore della Divisione di Oncologia toracica dell’Istituto europeo di oncologia di Milano – i pazienti affetti da Nsclc positivo alla fusione di Ret potranno avere a disposizione la prima terapia target autorizzata in Europa per il trattamento di prima linea di questa tipologia di tumore polmonare. Assume pertanto sempre più importanza – evidenzia l’esperto – la necessità di poter effettuare già alla diagnosi una profilazione genomica completa, per indirizzare i pazienti, spesso giovani e non fumatori, verso il trattamento di prima linea più appropriato”.
L’okay dell’Ue, spiega Roche, si basa sui risultati dello studio Arrow di fase I/II, attualmente in corso, in cui pralsetinib ha mostrato una risposta duratura nei pazienti con Nsclc avanzato positivo alla fusione di Ret. Nei 75 pazienti naïve al trattamento, pralseltinib ha mostrato una percentuale di risposta obiettiva (Orr) pari al 72%, e la durata mediana della risposta (Dor) non è stata raggiunta. Nei 136 pazienti precedentemente trattati con chemioterapia a base di platino, pralsetinib ha mostrato una Orr del 58,8%, con una Dor di 22,3 mesi. Pralsetinib è stato generalmente ben tollerato, con una bassa percentuale di interruzione definitive del trattamento; gli eventi avversi più comuni di grado 3-4 sono stati neutropenia (riportata nel 20,1% dei pazienti), anemia (17,6%) e ipertensione (16,1%).
Pralseltinib nel Nsclc avanzato positivo alla fusione di Ret, insieme ad alectinib nel Nsclc avanzato Alk-positivo e a entrectinib nel Nsclc avanzato Ros1-positivo, fa parte del crescente portfolio di trattamenti di precisione di Roche, rimarca la società. Insieme, questi farmaci rappresentano opzioni terapeutiche personalizzate per quasi un paziente su 10 con Nsclc avanzato. I test diagnostici volti all’identificazione delle fusioni di Ret costituiscono il modo più efficace per identificare pazienti con Nsclc avanzato eleggibili per il trattamento con la nuova terapia target pralsetinib.
Oltre al Nsclc, ricorda la nota, le alterazioni Ret sono anche driver oncogenici per altre tipologie di tumore, per esempio quelli tiroidei. Per questo pralsetinib ha dimostrato di agire in diversi tipi di tumori solidi, un dato che indica un potenziale d’azione agnostico, ossia indipendente dal tipo di cancro. L’agenzia del farmaco americana Fda ha approvato pralsetinib per il trattamento di pazienti adulti con Nsclc metastatico Ret-positivo e per il trattamento di pazienti adulti e pediatrici di età pari o superiore a 12 anni che presentano tumori della tiroide avanzati positivi per alterazioni di Ret.
La molecola è stata anche approvata in Canada, Cina continentale e Svizzera. Nell’Unione Europea è prevista la presentazione della domanda per i carcinomi tiroidei positivi alla fusione di Ret e midollari della tiroide con mutazione di Ret. Le domande di registrazione per queste indicazioni sono in corso in diversi Paesi.
Blueprint Medicines e Roche stanno sviluppando insieme pralsetinib a livello globale, a eccezione di alcuni territori in Asia, compresa la Cina. Blueprint Medicines e Genentech, azienda Usa interamente controllata dal gruppo Roche, stanno commercializzando pralsetinib negli Stati Uniti. Roche possiede i diritti di commercializzazione in esclusiva per pralsetinib al di fuori degli Stati Uniti, a eccezione di alcuni territori in Asia, compresa la Cina.
Redazione Nurse Times
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