Questa analisi dello studio EXAMINE (EXamination of CArdiovascular OutcoMes: AlogliptIN vs. Standard of CarE in Patients with Type 2 Diabetes Mellitus and Acute Coronary Syndrome) ha descritto la relazione tra l’andamento delle troponine ad elevata sensibilità e l’incidenza di eventi cardiovascolari.
Lo studio EXAMINE ha valutato la sicurezza cardiovascolare dell’alogliptin nei pazienti diabetici con recente sindrome coronarica acuta.
Alogliptin è un inibitore del dipeptidil peptidasi-4 (DPP-4i) per il trattamento del diabete di tipo 2 negli adulti, utilizzato per migliorare il controllo glicemico in aggiunta a dieta ed esercizio fisico.
La troponina è stata misurata usando il saggio ARCHITECT Abbott al basale e dopo 6 mesi in tutti i pazienti randomizzati nello studio almeno 30 giorni dopo l’evento acuto.
Nel corso dello studio EXAMINE, i pazienti sono stati assegnati a random al gruppo che sarebbe stato trattato con alogliptin o a quello che sarebbe stato trattato con placebo in aggiunta ai medicinali normalmente previsti per il trattamento del diabete e delle malattie cardiovascolari. 5.380 pazienti sono stati assegnati a random e sono stati seguiti per un tempo mediano di 18 mesi e per un tempo massimo di 40 mesi.
L’endpoint primario dello studio era il composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico o ictus.
L’alogliptin non ha né aumentato né diminuito il rischio di eventi cardiovascolari rispetto al placebo nei pazienti con elevati valori basali di Troponina
Questi dati sono stati pubblicati nel New England Journal of Medicine (NEJM)
In conclusione, la valutazione seriata di hsTnI (Troponina) ha permesso l’individuazione di un sottogruppo di pazienti diabetici ed asintomatici ad elevato rischio cardiovascolare.
L’efficacia di alogliptin è stata studiata quale complemento alla dieta e all’ esercizio fisico e come terapia aggiuntiva a molte altri classi di farmaci antidiabetici, comprendenti metformina, pioglitazone, insulina e sulfonilurea.
In questi studi, le compresse di alogliptin da 25 mg assunte una volta al giorno hanno dimostrato di produrre diminuzioni clinicamente e statisticamente significative dell’HbA1c, con un buon profilo di tollerabilità totale e una bassa incidenza di ipoglicemia in confronto a controllo attivo o placebo.
I risultati dello studio hanno evidenziato che alogliptin somministrato insieme a metformina o pioglitazone ha determinato miglioramenti significativi del controllo della glicemia se confrontato con le rispettive monoterapie
CALABRESE Michele
Fonti
Cavender MA et al. Circulation. 2017 Feb 28. pii: CIRCULATIONAHA.116.024632. doi: 10.1161/CIRCULATIONAHA.116.024632. [Epub ahead of print] PMID:28246236.
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