L’innovativa operazione è stato effettuata su un anziano affetto da colangite acuta e da altre patologie dell’età.
L’Emodinamica dell’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase apre una nuova era della valvuloplastica aortica percutanea. L’intervento eseguito l’8 giugno scorso è ancora meno invasivo e più sicuro della tecnica classica e consente la precoce mobilizzazione del malato, un minor tempo di degenza e una riduzione della spesa sanitaria. L’intervento innovativo si è reso necessario su un paziente di 90 anni della provincia di Lecce, affetto da colangite acuta (infezione del dotto
biliare) e da altre patologie dell’età.
«Il caso si presentava particolarmente ostico – spiega il dottor Michele Accogli, primario di Cardiologia al “Panico” –. Il paziente 90enne era in attesa di un delicato intervento di endoscopia delle vie biliari. Oltre alla presenza di una stenosi valvolare aortica severa, che sconsigliava un’eventuale anestesia generale, il paziente presentava condizioni di instabilità cardiocircolatoria. A tale quadro si associava anche una severa riduzione delle piastrine, che poneva il paziente in una condizione di elevatissimo rischio emorragico».
Il caso veniva discusso dai dottori Luca Negro, Giuseppe De Iaco e Stefano Primitivo, del reparto di Emodinamica (che fa capo al reparto di Cardiologia), congiuntamente al primario della Chirurgia generale, Massimo Viola, e al primario di Anestesia e rianimazione, Thomas Pellis.
«Dato l’elevato rischio operatorio, associato alla grave malattia della valvola aortica – spiega Accogli –, si è ritenuto di candidare il paziente a una valvuloplastica aortica percutanea (la dilatazione della valvola con inserimento di un pallone), per consentire il necessario intervento chirurgico. Per l’esecuzione della procedura, però, il classico approccio transfemorale (attraverso l’arteria femorale, dall’inguine) presentava notevoli difficoltà, sia per l’alto rischio emorragico sia per un accesso arterioso e venoso femorale anatomicamente sfavorevole».
A questo punto, l’equipe di Emodinamica, i dottori Negro e De Iaco ricorrono a un approccio innovativo e sottopongono il paziente alla procedura di valvuloplastica percutanea con accesso vascolare dall’arteria radiale, sul polso. «Un metodo – fa sapere Accogli – ideato recentemente dall’Emodinamica dell’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara. Tale approccio, che non ha necessità di posizionamento di pacemaker temporaneo per via femorale, ha consentito di sottoporre il paziente in totale sicurezza alla procedura di valvuloplastica aortica percutanea, che è risultata efficace e priva di complicanze».
Redazione Nurse Times
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