La pressione sulle strutture ospedaliere a causa dell’epidemia in corso dal febbraio 2020 ha determinato un fisiologico calo di tutte le attività connesse alla donazione, producendo una contrazione degli interventi e riportando, di fatto, il nostro Paese su volumi di attività di quattro anni fa. l Cnt ha confermato le stime annunciate lo scorso gennaio sull’andamento delle donazioni e dei trapianti di organi e tessuti nell’anno del Covid. Pubblicato oggi, il Rapporto che passa in rassegna tutti i principali indicatori del nostro sistema e offre una panoramica dettagliata delle attività dei centri italiani.
Il Rapporto, fa sapere il portale ufficiale del Ministero della Salute, evidenzia l’incessante lavoro della Rete per garantire i prelievi e i trapianti nonostante il contesto emergenziale e ripercorre i primati europei e internazionali raggiunti nel 2020, tra cui l’utilizzo dei donatori Covid+ grazie alla messa a punto di un protocollo operativo per la qualità e sicurezza della procedura. Tuttavia, il report certifica come la pandemia non abbia modificato i punti di debolezza del nostro sistema. Infatti, la fotografia del 2020 restituisce nuovamente un quadro dalle marcate disomogeneità territoriali, a partire dalle segnalazioni dei potenziali donatori nei reparti di terapia intensiva e rianimazione. Non si ferma poi la crescita del tasso di opposizione alla donazione, soprattutto in relazione alla volontà rilasciata dai cittadini al Comune in occasione del rilascio o rinnovo della carta d’identità.
Con la pubblicazione del secondo Rapporto annuale sull’attività della Rete Nazionale Trapianti, il Cnt intende restituire ai cittadini, pazienti e operatori sanitari uno strumento di analisi, conoscenza e approfondimento del nostro sistema. Con questo prodotto editoriale, rinnovato nella sua veste grafica, il Centro restituisce l’enorme quantità di dati che il Sistema Informativo Trapianti registra ed elabora quotidianamente, con l’obiettivo di rendere i nostri risultati sempre più trasparenti e accessibili al pubblico.
Lascia un commento