Grazie a corsi di formazione specifici, corredati di manuali in Braille e tracce audio, anche le persone non vedenti possono venir addestrate a salvare la vita. Avviene in Toscana, grazie ad un’iniziativa delle Misericordie.
Anche i non vedenti, nonostante le difficoltà, possono imparare a salvare delle vite? Sembra proprio di sì. Stanno infatti partendo i corsi, facenti parte di un interessante progetto della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana, per abilitare persone ipovedenti o non vedenti ad eseguire le manovre di Basic Life Support, disostruzione delle vie aeree e Primo Soccorso. Il progetto è nato nel 2003 alla Misericordia di Prato per rispondere ad una richiesta dei soci dell’Unione italiana ciechi, ma da quest’anno viene esteso a tutta la regione. E a tale scopo, la Federazione ha già formato 45 istruttori in grado di guidare questo percorso. Così spiega Alberto Corsinovi, presidente delle Misericordie toscane:
“L’idea nasce dalla volontà di estendere il più possibile tra la popolazione la conoscenza delle manovre salva-vita e dalla consapevolezza che anche così si favorisce l’inserimento sociale di persone con disabilità, valorizzandone le capacità piuttosto che fermarsi alle difficoltà. Capacità, in questo caso, di salvare vite umane.”
I partecipanti riceveranno un manuale in braille, che sarà anche corredato di tracce audio per un apprendimento più efficace, grazie anche al coinvolgimento dell’Unione Italiana Ciechi della Toscana.
Fonte: Redattore Sociale
Immagini: Wikimedia e Wikipedia
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