L’assessore al Diritto alla salute ha ribadito di non volersi avventurare su questo terreno, come fatto invece da altre Regioni.
Tiene sempre banco la questione del ricorso ai medici a gettone nella sanità italiana. Ne ha parlato alla Camera il ministro della Salute, Orazio Schillaci, annunciando un provvedimento di legge che entrerà in vigore prima dell’estate e conterrà misure di contrasto all’uso di forme distorte di esternalizzazione dei servizi sanitari.
Una distorsione evidenziata anche da Simone Bezzini, assessore al Diritto alla salute della Regione Toscana, che ha così risposto a un’interrogazione proposta dai consiglieri della Lega sulle problematiche dei pronto soccorso: “La Regione Toscana ha escluso l’uso dei medici a gettone per la gestione dei pronto soccorso, a differenza di altre Regioni (vedi Veneto e Lazio, ndr), che si sono avventurate su questo terreno. Non solo lo abbiamo escluso, ma vogliamo continuare a escluderlo. Vogliamo che le funzioni strategiche del Servizio sanitario restino pubbliche. Vogliamo evitare che forme come le esternalizzazioni o l’impiego di medici a gettone si introducano nel Sistema sanitario della nostra regione. Da questo punto di vista, noi resistiamo”.
E sulle altre criticità dei pronto soccorso: “Sono allo studio due provvedimenti: il primo è una delibera a carattere prevalentemente organizzativo che raccoglie e mette a sistema le buone pratiche, e offrendo una proposta di innovazione organizzativa dei pronto soccorso; il secondo è una proposta di legge che prevede anche misure di incentivazione economica”.
Redazione Nurse Times
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