Grande successo per il progetto editoriale denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis) targato Nurse Times
Giunge al nostro indirizzo mail [email protected] il lavoro di tesi della dott.ssa Martina Di Lucchio dal titolo “L’impatto del Veder Contact Method sulla qualità di vita della persona con demenza”, laureatasi presso l’Università degli Studi dell’Insubria, nell’a.a. 2018 – 2019.
…di Martina Di Lucchio
La cura della persona con demenza rappresenta, oggi, uno dei problemi maggiori all’interno delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA). La persona con demenza presenta spesso stati di aggressività, isolamento sociale e apatia. Tutto questo porta ad un peggioramento della qualità di vita in generale e l’unico strumento in possesso degli infermieri ad oggi è la comunicazione. Questa revisione della letteratura vuole indagare in quale modo il Veder Contact Method (VCM), un innovativo metodo di cura basato sulla comunicazione sviluppato in Olanda, possa influenzare la qualità di vita della persona con demenza istituzionalizzata.
Per rispondere alla domanda è stata svolta una ricerca di fonti bibliografiche su banche dati quali CINAHL e Medline sulla piattaforma Pubmed della National Library.
Sono stati analizzati cinque articoli da cui si evince che il Veder Contact Method, unito alle più tradizionali attività di riabilitazione come la validazione e la reminiscenza, alle terapie comportamentali non farmacologiche come la musicoterapia, la pet therapy e la doll therapy e ai metodi di comunicazione come i programmi neuro-linguistici, è un valido strumento in grado di migliorare il comportamento e la capacità comunicativa della persona con demenza istituzionalizzata e di conseguenza, l’incremento di questi aspetti, ha effetti positivi sulla qualità di vita del residente.
Redazione Nurse Times
Allegato
Tesi “L’impatto del Veder Contact Method sulla qualità di vita della persona con demenza”
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