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Sono numerose le tesi di laurea che arricchiscono il nostro progetto editoriale denominato NeXT che permette ai neolaureati nelle professionisti sanitarie di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale ([email protected]).
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Riceviamo la tesi della dott.ssa Federica Ferrucci
Gentile Direttore di NurseTimes,
sono Federica Ferrucci neolaureata in Infermieristica presso l’Università di Foggia. Vorrei condividere con voi il mio studio sperimentale di tesi di laurea dal titolo “Il rischio dell’isolamento sociale in età pediatrica: modificazioni degli stili di vita in epoca covid-19″ che si interroga su, come la pandemia e l’isolamento sociale e domiciliare abbia intaccato la vita dei bambini?
Abstract
Ormai alle porte del 2022 ci rendiamo conto che sono quasi due anni che ogni giorno conviviamo con restrizioni e limitazioni al fine di contrastare la pandemia da COVID-19. Quello a cui abbiamo dovuto rinunciare per fronteggiare quest’emergenza sanitaria ha modificato completamente la vita di tutti, dai più grandi ai più piccoli, nei comportamenti e nelle abitudini.
Mi sono domandata quindi, come lo stile di vita dei bambini fosse mutato? Quali ripercussioni hanno subito le loro vite e abitudini? Purtroppo, molte.
Per questo studio sono stati presi in esame 228 ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 15 anni. Ho idealizzato un questionario, utilizzando la piattaforma Google Moduli, che è stato compilato dal genitore/caregivers del soggetto, e raccoglie informazioni circa: generalità demografiche, alterazioni comportamentali, abitudini del ciclo circadiano, abitudini alimentari, attività fisica e tempo di esposizione allo schermo. Per ognuna di queste parti si è voluto indagare circa le modificazioni insorte durante la pandemia e il confronto con le stesse nel periodo precedente all’isolamento domiciliare.
Nell’ultima parte è stata inserita la scala di valutazione SCAS ‘SPENCE CHILDREN’S ANXIETY SCALE’ compilata direttamente dal bambino.
Dall’analisi è emerso che per prime si sono verificate modificazioni comportamentali, perlopiù presenti noia e paura di essere infettati; paragonandoli con il periodo precedente alla pandemia, si sono riscontrati cambiamenti nel ciclo circadiano e nelle abitudini alimentari che hanno subito un esponenziale aumento del consumo di cibo non salutare e conseguente maggior rischio di aumento di peso; in aumento anche il tempo di esposizione allo schermo contro una consistente diminuzione dell’attività fisica. È risultata presente una differenza statisticamente significativa tra il peso dei bambini nel 2020 e nel 2021 (p<0,05), in linea con le modifiche nelle abitudini alimentari.
Federica Ferrucci
Allegato
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- Asl Napoli 1 Centro: concorso per 12 posti da infermiere
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