NurseTimes è l’unica Testata Giornalistica Sanitaria Italiana (Reg. Trib. Bari n. 4 del 31/03/2015) gestita da Infermieri, quotidiano divenuto punto di riferimento per tutte le professioni sanitarie
Sono numerose le tesi di laurea che arricchiscono il nostro progetto editoriale denominato NeXT che permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti i professionisti della sanità di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale ([email protected]).
Ogni pubblicazione su NurseTimes è spendibile nei concorsi e avvisi pubblici.
Gent.mo Direttore di NurseTimes,
Mi chiamo Antonio Gazzella, neolaureato in Infermieristica con il massimo dei voti. Con estremo piacere ho il desiderio di condividere con voi il mio lavoro di tesi, frutto di una puntigliosa e approfondita revisione della letteratura scientifica più recente sui principali database bibliografici. La scelta del suddetto lavoro è stata spinta nell’affrontare un tema di grandissima attualità: l’assistenza infermieristica al paziente con delirium prima e durante la pandemia da COVID-19.
Inoltre, si è fatta breve menzione sul Neuro-Covid ed in particolare sulla gestione infermieristica dei pz affetti dall’infezione da SARS-CoV-2 ma con presentazione clinica atipica, rappresentata proprio dal delirium.
Spero, con questo lavoro di ricerca, di aiutare in quanto lo leggeranno a gestire la persona delirante con un’assistenza sicura e di qualità.
Abstract
Il presente lavoro di tesi nasce dall’interesse e dalla curiosità di approfondire uno dei temi più importanti della geriatria moderna: il delirium. L’attrazione alla tematica mette radici durante il percorso formativo, teorico e pratico della Laurea triennale il cui fine principale è quello di trasmettere un saper essere infermiere ad alta valenza etica ed un saper assistere ad alto spessore professionale.
La migliore e completa comprensione di quanto realizzato è maturata proprio durante l’esperienza di tirocinio professionalizzante acquisita, in particolar modo, nelle Unità Operative di Neurologia-Stroke, Medicina Interna, Chirurgia Generale e Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino. Infatti, nelle realtà che ho frequentato ho potuto osservare, ricercare e studiare come questa sindrome non sia affatto un evento infrequente ma spesso presente già all’ingresso in ospedale o comparso durante l’ospedalizzazione.
Alla già nota elevata prevalenza e sottostima diagnostica di tale condizione è sopravvenuto un nemico invisibile, inaspettato, dinamico e letale: il virus SARS-CoV-2, a comprometterne ulteriormente il riconoscimento, la gestione e il trattamento. Per questi e molti altri motivi descritti nelle pagine seguenti ho deciso di focalizzare la mia attenzione nella stesura di un lavoro che possa aiutare a distinguere i tratti caratteristici del delirium, valutando quando i sintomi siano di pertinenza dello psichiatra e quando del neurologo o del geriatra.
Soltanto in questo modo la persona assistita avrà l’opportunità e il pieno diritto di ricevere interventi di prevenzione e le più efficaci strategie non farmacologiche da parte di operatori sanitari dotati di competenze specifiche e di conoscenze sempre aggiornate sulle più recenti evidenze scientifiche disponibili. La metodologia di ricerca utilizzata per la stesura di questa tesi è basata su una revisione della letteratura scientifica, concentrata sulla selezione, analisi, raccolta, elaborazione e interpretazione dei dati, andando ad approfondire ogni minima sfaccettatura della problematica evidenziata, sostenendo le diverse metodiche infermieristiche indirizzate ad una minuziosa presa in carico della persona, perfino di fronte all’enorme tragedia di morte e sofferenza provocata dalla pandemia di COVID-19 che ha inginocchiato un intera sanità ma con umanità, forza, unione e fiducia nella scienza, ha saputo rialzarsi e reagire.
Nella stragrande maggioranza delle banche dati consultate è stato mantenuto il limite temporale di 6 anni (2015-2021). Il nostro lavoro di ricerca è composto da tre parti principali. Innanzitutto, il primo capitolo approfondisce gli aspetti più importanti della sindrome in maniera generale. Si è poi proceduto ad argomentare i principali test di screening volti all’identificazione del delirium per attuare, in primis, un trattamento non farmacologico dove l’infermiere occupa un ruolo chiave e decisivo.
Il terzo capitolo, infine, verte sul Neuro-Covid e su tutto ciò che riguarda l’assistenza infermieristica nel paziente affetto da COVID-19, ma con presentazione atipica di delirium, con una breve menzione sulle modalità telematiche future di assistenza e gestione alternativa. Nelle conclusioni verranno illustrati dettagliatamente i risultati raggiunti dalla ricerca che cercheranno di sottolineare come una corretta valutazione sistematica del delirium, della fragilità nell’anziano e dell’atipicità clinica, permetteranno di aiutare in toto questa tipologia di assistiti.
Antonio Gazzella
Allegato
Tesi: L’assistenza infermieristica al paziente con delirium prima e durante la pandemia da COVID-19
- Corso Ecm (4,5 crediti) Fad gratuito per infermieri: “Benessere professionale e cura relazionale: nuove strategie in oncologia”
- Burnout, ne soffrono il 52% dei medici e il 45% degli infermieri
- Asp Piacenza: concorso per 26 posti da oss
- Ulss 4 Veneto Orientale: avviso pubblico per incarichi da infermiere
- Asl Torino 5, arrivano gli infermieri privati: accordo di tre mesi
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