Il personale ha manifestato a Berna, ribadendo le rivendicazioni già avanzate due anni fa.
Sabato scorso diverse centinaia di operatori sanitari si sono riuniti a Berna per manifestare. Hanno chiesto che il Governo federale e i cantoni fermino finalmente “l’esodo degli infermieri”. Ogni mese, infatti, oltre 300 di loro abbandonano la loro professione, secondo quanto riferito dai sindacati Unia, VPOD e Syna, e dall’associazione professionale SBK. Dall’approvazione dell’iniziativa popolare “Per cure infermieristiche forti” non è ancora stato preso alcun provvedimento per sanare la situazione.
Le rivendicazioni del personale di cura sono le stesse di due anni fa, dichiara Sophie Ley, presidente dell’Associazione svizzera delle infermiere e degli infermieri: “Sono le stesse perché il numero di posti vacanti continua ad aumentare di mese in mese e le condizioni di lavoro diventano sempre più difficili, al punto che è ormai molto complicato garantire ai pazienti cure di qualità”.
La carenza di personale comporta la chiusura di alcuni servizi, così come l’eccessivo carico di lavoro, che sempre più spesso sfocia in burnout. Tutto questo continua a succedere, nonostante il riconoscimento in votazione popolare, un anno fa, dell’urgenza di migliorare la situazione per permettere al personale di esercitare al meglio la professione, garantendo riposo, una formazione più appropriata e un salario più adeguato.
Da quel “sì” popolare per cure infermieristiche forti nulla è cambiato: è l’amara constatazione che il settore fa oggi. Con la protesta di piazza davanti a Palazzo Federale è alla politica che gli infermieri e le infermiere si rivolgono. “Bisogna agire al più presto – insiste Sopie Ley –. Basta con l’attendismo, servono misure rapide ed efficaci”. L’iniziativa infermieristica adottata dal popolo un anno fa deve essere attuata rapidamente. Stando alle cifre fornite da Jobradar e pubblicate nell’ultimo bollettino dei medici FMH, sarebbero quasi 15mila i posti attualmente vacanti nel settore.
Redazione Nurse Times
Fonte: RSI
- Rinnovo Contratto Sanità 2022-2024, Nursing Up: “Non firmare? Per noi una scelta di coerenza e coraggio”
- Gettonisti: fenomeno in crescita anche tra gli oss
- Infermiere di famiglia in Asl Toscana Sud Est: oltre 400mila visite a domicilio in un anno
- Taranto, paziente psichiatrico cade da una balaustra dell’ospedale e muore: indagati die medici e due infermieri
- L’Aran introduce l’assistente infermiere nel nuovo Ccnl: valore aggiunto per la sanità o figura controversa?
Lascia un commento