Home NT News Super oss, Regione Veneto torna all’attacco
NT NewsO.S.S.RegionaliVeneto

Super oss, Regione Veneto torna all’attacco

Condividi
Super oss, Regione Veneto torna all'attacco
Condividi

L’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, resta convinta che l’istituzione della nuova figura sanitaria, una sorta di mini-infermiere, possa rappresentare una soluzione alla carenza di personale. Per questo sta provando a riaprire le trattative con gli Opi.

La Regione Veneto riapre le trattative con gli Ordini delle professioni infermieristiche sui corsi di formazione per operatori socio-sanitari con funzioni complementari, i cosiddetti super oss, considerandoli una possibile soluzione al problema della carenza di infermieri e oss di base.

“Soluzione” che in realtà ha suscitato non poche perplessità nel recente passato. Come quelle della Migep (Federazione nazionale delle professioni sanitarie e sociosanitarie), che ha fatto tra l’altro presente come le attività in capo al super oss comprenderebbero “la preparazione e la somministrazione di terapia orale e la somministrazione di terapia sottocutanea e intramuscolare, attualmente non conformi né ascrivibili alle competenze della figura oss poiché attività di espressa competenza infermieristica”.

Stesse perplessità sollevate da Fnopi, dal Coordinamento regionale degli Opi veneti e da numerosi Opi italiani, che insieme alla stessa Migep hanno a suo tempo proposto ricorso contro la relativa delibera della Regione Veneto. Ottenendo piena soddisfazione dal Consiglio di Stato, che nell’agosto 2021 ha respinto l’appello cautelare della Regione, sospendendo così la delibera e, di fatto, bloccando sul nascere l’istituzione della nuova figura sanitaria.

Ora, però, la Regione ci riprova. L’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin (foto), braccio destro del governatore Luca Zaia, continua a subire pesanti pressioni da Rsa, Rssa, case di riposo e aziende di servizi alla persona. E resta convinta che il super oss, sotto la supervisione dell’infermiere, possa occuparsi di manovre e di mansioni di matrice infermieristica, oltre che di tutto quanto già sancito nel profilo dell’operatore socio-sanitario. Pertanto dovrebbe poter somministrare la terapia e gestire le medicazioni, le nutrizioni enterali, i cateteri vescicali…

Staremo a vedere se le argomentazioni dell’assessore serviranno a convincere Fnopi e Opi, da sempre convinti che il problema della carenza di personale non possa risolversi con il riconoscimento di “mini-infermieri”, bensì riorganizzando l’assistenza nelle strutture assistenziali per anziani e disabili, e dando più potere manageriale proprio agli infermieri, le cui capacità sono utilizzate solo all’1%.

Redazione Nurse Times

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
FNopiNT News

“Allarme sanità: in 10 anni 100mila infermieri in meno. Chi ci curerà?”

Il sistema sanitario si trova ad affrontare una crisi profonda, con una...

Tutti i concorsi in scadenza per infermieri, oss e altre professioni sanitarie
ConcorsiLavoroNT News

Concorso per infermieri a Bologna: posti a tempo indeterminato al Sant’Orsola e altre strutture sanitarie

Il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna ha appena pubblicato un nuovo bando di...

Policlinico Gemelli, Coina proclama sciopero di 24 ore dei dipendenti (20 novembre): "Gravi violazioni contrattuali e legislative"
LazioNT NewsRegionali

Policlinico Gemelli, Coina proclama sciopero di 24 ore dei dipendenti (20 novembre): “Gravi violazioni contrattuali e legislative”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del sindacato Coina. Il direttivo del Coina, per...

Asl Taranto: avviso pubblico per eventuali incarichi di infermiere
Avvisi PubbliciLavoroNT NewsPugliaRegionali

Asl Taranto: avviso pubblico per 79 posti da infermiere

L’Asl Taranto ha indetto un avviso pubblico, per soli titoli, finalizzato al...