Lo ha dichiarato Francesca Zottis, vicepresidente del Consiglio regionale.
“Le associazioni datoriali dei servizi per anziani pubblici e privati hanno ribadito la necessità di portare a casa la delibera per una carenza oggettiva di infermieri e hanno ribadito la necessità di fare un percorso di revisione dell’aspetto formativo e di inquadramento dei vari profili professionali per incentivare comunque l’adesione al percorso degli oss. Perché c’è una carenza anche di oss, dovuta a un percorso a volte poco stimolante in termini di carriera”.
Così Francesca Zottis, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, intervistata dall’agenzia Dire all’indomani delle audizioni che hanno visto sfilare in Commissione Sanità le rappresentanze dell’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi), dell’Unione regionale istituti per anziani (Uripa), dell’Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale (Uneba), dell’Associazione di residenze per anziani convenzionate (Aisap) e dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Nursing Up, Ugl, Migep e Fials.
Redazione Nurse Times
- 2025: l’anno in cui l’infermieristica ha iniziato a muoversi davvero (ma ancora non abbastanza)
- Esercizio professionale in deroga fino al 2029, Fnomceo e Fnopi: “Rivedere subito la decisione. Non servono proroghe, ma interventi strutturali”
- Rischio genetico di tumore al seno, i classici criteri non bastano. Lo studio
- Vaccini e autismo, Oms ribadisce: “Nessun legame causale”
- Gruppo Inter-Ordini di Piemonte e Valle d’Aosta, ecco il vademecum “Aiutiamo chi cura”. Giusi Medici (Opi Torino): “Promuoviamo benessere e tutela degli operatori”
Lascia un commento