All’azienda continuano ad arrivare decreti ingiuntivi su iniziativa del sindacato infermieristico. Tante le richieste alla direzione generale dell’Area vasta 5 anche da parte di Cgil, Cisl, Uil e Fials.
Altri quattro decreti ingiuntivi, che si sommano agli altri su input del sindacato Nursind, sono stati notificati all’Asur Marche per il mancato pagamento di straordinari e festivi agli operatori sanitari. Il precedente decreto ingiuntivo riguardava il pagamento di 109 euro, a cui dovranno essere applicati gli interessi e la rivalutazione, come straordinario per aver lavorato nel giorno di Ferragosto.
Il dipendente, nel 2020, aveva presentato un decreto ingiuntivo contro il quale l’Area vasta avevas fatto ricorso. Un ricorso però respinto dalla sezione Lavoro del Tribunale di Ascoli, che ha dato ragione al lavoratore e riconoscendo il principio che il lavoro svolto nel giorno di Ferragosto, sebbene infrasettimanale, è da considerarsi come straordinario. Nursind punta alle 100 vertenze, che, se accolte, costerebbero all’Asur non meno di 50-60mila euro tra spese legali e risarcimenti.
Piano ferie, carenza di personale amministrativo e sanitario, incarichi di funzione vacanti, rimpinguamento e rideterminazione dei fondi contrattuali sono invece le richieste di Cgil, Cisl, Uil e Fials alla direzione generale dell’Area vasta. Nel frattempo saranno prorogati al 30 settembre i contratti a tempo determinato degli operatori sanitari precari. La comunicazione è stata inoltrata ai diretti interessati.
“Vista la proroga del contratto, il fatto che la direzione non ci abbia direttamente informato è una chiara dimostrazione di scarsa attenzione alle relazioni sindacali - affermano i sindacati -. Criticità importanti da discutere con la parte pubblica ce ne sono moltissime e, se questi sono i tempi in cui l’Area vasta 5 intende affrontarle, noi non resteremo inermi. Visto lo scarso impegno, rilevata assolutamente insufficiente la proroga al 30 settembre dei precari, non avendo la direzione minimamente provveduto alle altre questioni che urgono una soluzione immediata, qualora la settimana prossima non ricevessimo risposte soddisfacenti e non venissero calendarizzati almeno altri tre incontri entro il mese di luglio, saremmo pronti a mettere in atto la mobilitazione del personale del comparto dell’Area Vasta 5”.
Redazione Nurse Times
Fonte: Corriere Adriatico
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