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Speciale NurseTimes (3a Parte): Il Piave mormorava – Le infermiere italiane nella Prima Guerra Mondiale

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Speciale NurseTimes (3a Parte): Il Piave mormorava – Le infermiere italiane nella Prima Guerra Mondiale 1
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cartoline di guerraLa terza ed ultima sessione si apre con le relazioni della dott.ssa Mariangela Contini che propone la visione delle cartoline di guerra raffiguranti i visi sorridenti delle infermiere volontarie della Croce Rossa, riprese in diversi momenti di attività di assistenza sanitaria al fronte.

La relazione proposta dalla dott.ssa Monica Patras mette in evidenza le differenti organizzazioni sanitarie delle diverse nazioni che partecipano al conflitto mondiale.

Molto suggestiva e interessante l’ultimo lavoro proposto dal dott. Danilo De Leo, “E Milano mormorò: organizzazione ed assistenza nell’Ospedale Maggiore, che riprenderemo dedicando un articolo a beneficio dei nostri lettori. La ricerca storica del dott. De Leo nell’Archivio Storico della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico ricostruisce l’evoluzione della formazione infermieristica dei primi del ‘900, la qualità assistenziale. La grande guerra fu propulsore di cambiamenti positivi all’interno dell’organizzazione sanitaria e nella formazione degli infermieri. Milano e l’Ospedale Maggiore contribuì molto dispiegando mezzi, uomini e risorse attraverso una fitta rete di strutture sanitarie in grado di accogliere i feriti. Nel solo territorio cittadino furono preparati 43 ospedali per circa 10.492 posti letto, da destinare ai feriti trasportati con i treni ospedale dal vicino fronte di guerra…

Chiude il Simposio il racconto teatrale di Patrizia Pasqui, interpratato dal bravissimo e simpaticissimo Mario Spallino; un’iniziativa di Emergency che in chiave ironica affronta la tematica della guerra, una proposta teatrale suggestiva che sta riscuotendo successo in ogni parte d’Italia. Il titolo: “STUPIDORISIKO: una geografia di guerra”, ci invita ad una profonda riflessione sulla distruzione, sul dolore che inesorabilmente accompagnano tutti i conflitti bellici. Messaggi di solidarietà, fratellanza, speranza e pace sono i valori che ispirano i volontari di Emergency impegnati nelle zone “calde” del mondo con i loro ospedali.

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Chiusura del presidente del collegio Ipasvi di Mi – Lo – MB Giovanni Muttillo: “Con l’evento abbiamo voluto valorizzare il patrimonio culturale della memoria storica a 100 anni dalla prima guerra mondiale. Non è facile tradurre un’organizzazione così complessa nella drammaticità del conflitto, puntare sull’inquadramento del percorso storico, la lunga epoca dell’ottimismo, dell’interventismo per la controversa stagione che apriva a quella del fascismo. I contributi hanno espresso la sintesi di un originale lavoro di ricerca storica, di riflessioni sul tema e sul ruolo dell’assistenza infermieristica, un viaggio a ritroso nel tempo e nei luoghi della memoria, che puntualmente e con emozioni colgono e rappresentano le tensioni politiche, sociali e assistenziali, paesaggi, vite di uomini e donne, cultura, segni materiali e immateriali. Con gli altri promotori A. S. I. e So. I. S. A. I. Ospedale Militare, saremo ancora più impegnati per ricercare e costruire insieme il patrimonio culturale della memoria storica con voci, immagini e per diffondere insieme alla C.R.I. ed EMERGENCY la cultura della pace tra i popoli a cento anni dalla Grande Guerra.”

Vi proponiamo le nostre due interviste ai protagonisti del Simposio: la prof.ssa Marisa Siccardi e la dott.ssa Paola Arcadi

 

 

Lo staff di NurseTimes ringrazia tutti i promotori dell’iniziativa e della grande opportunità concessaci nel documentare tutti i momenti che hanno caratterizzato questa giornata formativa, ricca di storia, valori.

Leggi la 1a parte

Leggi la 2a parte

 

Massimo Randolfi

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