Dopo gli scandali che hanno portato all’arresto degli ex vertici ENPAPI, l’ente previdenziale degli infermieri liberi professionisti si è posto come obiettivo quello di ottenere un “risanamento” e a seguito della ‘due diligence’ svolta per “individuare tutti i possibili profili di danno subiti, a seguito delle vicende giudiziarie, nonché tutti i potenziali responsabili, è stata avviata una azione civile per il risarcimento di tutti i danni subiti e ‘subendi’ dall’Ente, quantificati per circa 250 milioni di euro”.
A riferirlo sono gli stessi portavoce della Cassa professionale, attraverso una nota, in merito alle vicende che hanno visto protagonisti gli ex vertici, l’ex presidente Mario Schiavon e l’ex direttore generale Marco Bernardini, accusati di corruzione, nel 2019.
Si ritiene, infatti, prosegue la nota, “che l’Enpapi sia stato gravemente leso sia da un punto di vista prettamente patrimoniale, sia reputazionale e d’immagine”. Secondo il presidente della Cassa degli infermieri Luigi Baldini “tale azione è stata intrapresa nell’interesse degli iscritti, al fine di determinare il pregiudizio patrimoniale e morale derivato dalla vicenda e di ottenere la restituzione di somme indebitamente sottratte”, si legge infine.
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