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Shock anafilattico in strada: salvo grazie ad un infermiere che si stava recando a lavoro

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Sock anafilattico in strada: salvo grazie ad un infermiere che si stava recando a lavoro
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La disavventura di un 62enne di Agliana avrebbe potuto trasformarsi in tragedia se non fosse stato salvato da un infermiere del 118 che si stava recando a lavoro.

L’uomo giaceva privo di sensi sul piazzale del distretto Asl di via Curiel, per un probabile shock anafilattico dovuto alla precedente assunzione di un farmaco.

L’intervento del professionista sanitario è stato provvidenziale per scongiurare il peggio per la vittima. Recuperato velocemente il borsone della centrale, l’infermiere ha praticato le manovre salvavita necessarie per salvare l’uomo.

Compreso subito come si trattasse di una grave reazione allergica, gli avrebbe somministrato i farmaci del caso, garantendogli poi il supporto vitale necessario, fino all’arrivo dell’ambulanza dei volontari della Misericordia.

È stato poi posizionato su tavola spinale e trasportato in codice rosso all’ospedale San Jacopo di Pistoia. Al suo arrivo al Pronto soccorso l’edema alla gola, che gli rendeva molto difficoltosa la respirazione, era già in via di risoluzione.

«Se l’è vista brutta», commenta un volontario dell’associazione. Anche il 62enne è un volontario, ma della Misericordia di Agliana. Persona molto conosciuta in paese, è andato in pensione da poco meno di due anni e ha deciso di dedicare parte del suo tempo al volontariato.

Secondo quanto riferito in ospedale, avrebbe assunto una compressa di Augmentin di propria iniziativa. Avrebbe già assunto in precedenza tale antibiotico. Successivamente un caffè al bar e pochi minuti dopo il malore che avrebbe potuto essere fatale.

Mentre camminava ha iniziato a sudare copiosamente. Erano le sette e mezza del mattino.

Il fiato si è fatto corto, sulla pelle sono comparse delle macchie tipiche di un rush cutaneo. Ricordandosi che nelle vicinanze ci fosse il distretto Asl, ha tentato di dirigersi quando improvvisamente avrebbe avuto la crisi respiratoria e la perdita di coscienza.

Non avrebbe comunque trovato nessuno nella centrale operativa, dato che da marzo del 2017, l’automedica non è più presente e che la centrale è operativa solo nelle ore diurne.

Medico e infermiere sarebbero arrivati solo mezz’ora dopo, la fortuna ha voluto che quel giorno l’infermiere si sia presentato in netto anticipo, salvando così la vita all’uomo.

Sul posto è stata inviata un’ambulanza della Misericordia di Montale, di rientro in sede dopo un ricovero a Prato, che ha trasportato il 62enne al San Jacopo in codice rosso.

Simone Gussoni

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