La sindrome di Tako Tsubo, conosciuta anche come sindrome del cuore spezzato e cardiomiopatia da stress, è spesso causata da situazioni stressanti e da forti emozioni, ma talvolta è anche innescata da una grave malattia o da un intervento chirurgico.
È stata descritta per la prima volta in Giappone nel 1990 e le persone che ne sono affette possono manifestare all’improvviso manifestazioni cliniche (sintomi) simili a quelle di un infarto in corso. La sindrome colpisce solo parte del cuore, interrompendo temporaneamente la sua normale capacità di pompare sangue. Il resto del cuore continua tuttavia a funzionare normalmente o può anche avere contrazioni più marcate.
I disturbi (sintomi) che provoca sono curabili e, se si interviene in tempi rapidi e con le giuste terapie, la condizione di solito guarisce in alcuni giorni o settimane senza conseguenze di lunga durata. Solo in rari casi la sindrome provoca la morte.
Più del 90% delle persone colpite sono donne dai 58 ai 75 anni di età. Circa il 2-5% delle persone con disturbi riconducibili all’infarto sono in realtà colpite da questa sindrome.
Sintomi
I disturbi (sintomi) principali causati dalla sindrome di Tako Tsubo simulano quelli di un infarto e includono:
- dolore al torace
- respiro corto
Qualsiasi dolore al torace persistente o di lunga durata potrebbe essere causato da un infarto, pertanto è importante prenderlo in seria considerazione e chiamare immediatamente il numero di pronto soccorso 118, o 112 nelle regioni in cui è attivato. Allo stesso modo va considerato un battito cardiaco veloce o irregolare o un respiro corto che si manifesti dopo un evento stressante. L’infarto, in genere, è determinato da un’ostruzione, completa o parziale, di un’arteria del cuore a causa di un coagulo/trombo che blocca il flusso sanguigno verso il cuore.
Invece, nella sindrome di Tako Tsubo le arterie non risultano ostruite anche se il flusso del sangue può essere più ridotto. Alcune complicazioni della sindrome possono essere:
- eccesso di liquido nei polmoni (edema polmonare)
- bassa pressione del sangue (ipotensione)
- battito cardiaco irregolare
- arresto cardiaco
Cause
L’esatta causa della sindrome di Tako Tsubo non è chiara. Si ritiene che una scarica di ormoni dello stress, come ad esempio l’adrenalina, possa temporaneamente danneggiare il cuore di alcune persone. Come questi ormoni possano creare tale danno o se qualche altro fattore possa avere un ruolo nel determinarlo non è del tutto chiaro. Un ruolo potrebbe essere svolto dal restringimento temporaneo delle grandi e piccole arterie o da una differente struttura del tessuto muscolare cardiaco (vasospasmo). La sindrome, comunque, è sempre preceduta da un evento fisico o emozionale particolarmente intenso.
Alcuni potenziali eventi scatenanti sono:
- morte di una persona cara
- diagnosi medica che provoca spavento
- violenza domestica
- perdita – o anche vincita – di una grossa somma di denaro
- accese discussioni
- festa a sorpresa
- parlare in pubblico
- perdita del lavoro o difficoltà finanziaria
- divorzio
- fattori di stress fisici, come un attacco d’asma, una frattura o un importante intervento chirurgico
È anche possibile che alcuni farmaci, seppure raramente, causino la sindrome innescando una scarica di ormoni dello stress. Tra questi:
- epinefrina, utilizzata per curare reazioni allergiche o un grave attacco d’asma
- duloxetina, prescritta per curare problemi neuropatici (che interessano i nervi del sistema nervoso periferico o centrale) nelle persone che soffrono di diabete o anche di depressione
- venlafaxina, utilizzata nel trattamento della depressione, dell’ansia e degli attacchi di panico
- levotiroxina, farmaco prescritto a persone la cui ghiandola tiroidea non è perfettamente funzionante
- stimolanti illegali, o non prescritti da un medico, come la cocaina o la metamfetamina
Fattori di rischio
I fattori di rischio noti per la sindrome di Tako Tsubo includono:
- sesso, la sindrome colpisce le donne in misura maggiore degli uomini
- età, il rischio di sviluppare la sindrome risulta maggiore nelle persone con più di 50 anni
- storia medica di disturbi neurologici, persone che hanno avuto traumi alla testa o crisi epilettiche hanno un rischio maggiore di sviluppare la sindrome
- disturbo psichiatrico passato o presente, persone che hanno sofferto di ansia o depressione corrono un rischio maggiore
Diagnosi
Se il medico sospetta la sindrome di Tako Tsubo, per accertarla (diagnosticarla) può avere bisogno di:
- visita medica e informazioni sulla storia personale, la storia dello stato di salute della persona nel tempo può rivelare al medico l’esistenza di precedenti disturbi riconducibili a malattie cardiache. Generalmente, le persone con la sindrome di Tako Tsubo non hanno avuto in passato alcun disturbo legato a una malattia cardiaca. Il medico inoltre chiede alla persona se ha vissuto di recente situazioni stressanti come, ad esempio, la morte di una persona cara
- elettrocardiogramma (ECG), l’ECG rivela eventuali irregolarità nel ritmo e nella struttura del cuore. Consiste nell’applicazione di elettrodi, sulla pelle del torace e degli arti, collegati a uno strumento che trasferisce su carta millimetrata il tracciato corrispondente all’attività del cuore
- ecocardiogramma, esame non invasivo, mostra immagini dettagliate della struttura e della funzionalità del cuore. È utile per verificare se il cuore è perfettamente normale o ha assunto una forma anormale, un segnale che può essere riferito della sindrome di Tako Tsubo
- analisi del sangue, le persone con la sindrome hanno spesso livelli più alti degli enzimi (proteine marker) cardiaci nel sangue
- risonanza magnetica cardiaca, indagine che non si differenzia, in fase di esecuzione, da una risonanza magnetica tradizionale e fornisce immagini dettagliate del cuore
- angiografia coronarica, metodo semi-invasivo per esaminare il cuore e i vasi sanguigni che lo irrorano (arterie coronarie) senza ricorrere alla chirurgia: attraverso un catetere viene iniettato nei vasi sanguigni un mezzo di contrasto visibile all’esame radiografico
Poiché la sindrome di Tako Tsubo si presenta con le manifestazioni cliniche tipiche di un infarto, viene spesso eseguita l’angiografia coronarica proprio per verificare se vi siano ostruzioni nei vasi sanguigni, tipiche dell’infarto ma non della sindrome di Tako Tsubo. Una volta stabilito che la persona non ha avuto o non ha in corso un infarto, il medico controllerà se i disturbi che la persona avverte siano da attribuire alla sindrome di Tako Tsubo.
Terapia
Non vi è una terapia specifica (standard) per la cura della sindrome di Tako Tsubo, la sindrome tuttavia è curabile. Fino a quando non viene accertata (diagnosticata), la terapia è simile a quella utilizzata per un infarto. La maggior parte delle persone colpite viene ricoverata in ospedale fino alla guarigione. Una volta stabilito che la sindrome di Tako Tsubo è la causa dei disturbi avvertiti dalla persona, il medico prescrive la terapia da assumere in ospedale che può includere gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE), gli antagonisti dei recettori dell’angiotensina II, i betabloccanti o i diuretici.
Questi farmaci aiutano a ridurre il carico di lavoro del cuore e a prevenire ulteriori episodi. Molte persone guariscono completamente entro un mese o poco più. Potrebbero avere bisogno di sottoporsi a un ecocardiogramma di controllo ogni 4-6 mesi da quando hanno avvertito i disturbi della sindrome, per verificare che non vi siano state conseguenze sul cuore. Il medico fornisce indicazioni sul periodo in cui la persona, una volta guarita, dovrà ancora assumere la terapia; nella maggior parte dei casi la cura dovrà proseguire per circa 3 mesi. Le procedure spesso utilizzate per trattare un infarto, come l’angioplastica con palloncino e il posizionamento di uno stent o anche un intervento chirurgico, non sono di alcuna efficacia per la cura della sindrome di Tako Tsubo. Queste procedure, infatti, servono a trattare l’occlusione delle arterie che non è la causa della sindrome. Tuttavia, l’angioplastica coronarica può essere eseguita per accertare la causa del dolore al torace.
Prevenzione
Di solito, la sindrome di Tako Tsubo, dopo il primo episodio, non compare nuovamente (non recidiva). Molti medici raccomandano cure a lungo termine con betabloccanti, o farmaci simili, che bloccano gli effetti potenzialmente dannosi dell’adrenalina e degli ormoni dello stress sul cuore. Riconoscere e gestire l’ansia può aiutare a prevenire la sindrome: è importante che la persona impari a controllare le proprie reazioni ed emozioni di fronte a situazioni di stress fisico ed emotivo. Sono pertanto consigliate la pratica di tecniche di rilassamento, una corretta e continua attività fisica e l’assunzione di farmaci ansiolitici.
Redazione NurseTimes
Fonte: ISS
- Aumenti da oltre 7.000 euro per ministri e sottosegretari: e gli stipendi di infermieri, oss e operatori sanitari?
- Concorso per 640 infermieri in Veneto
- Concorso OSS in Campania: 1274 posti Disponibili! Al via le domande
- Amiloidosi cardiaca: atteso nel 2026 nuovo farmaco che spegne il gene chiave della malattia
- Specializzazioni sanitarie: arrivano le borse di studio, ma gli infermieri restano esclusi
Lascia un commento