I professionisti laureati sono costretti a svolgere mansioni proprie degli Oss. A rischio l’assistenza ai cittadini.
Va avanti la dura presa di posizione del Nursing Up contro il demansionamento infermieristico. Il sindacato di categoria denuncia, attraverso una lettera (vedi allegato), la grave situazione in cui operano i professionisti sanitari alle AOU Santa Maria alle Scotte di Siena, costretti a lavare i letti di degenza nel reparto di OBI/Medicina d’Urgenza per consentire il trasferimento dei pazienti dal pronto soccorso all’OBI, ma anche a trasportare i ricoverati allettati alle unità di Diagnostica, e a portare prelievi al laboratorio. Il tutto a scapito dell’attività infermieristica e, di conseguenza, dell’assistenza al cittadino.
“Tali compiti rientrano nel profilo dell’operatore socio sanitario, e non in quello del personale infermieristico – spiega la referente di Nursing Up Toscana, Senia Pocci –, come abbiamo ampiamente esplicitato nella nostra missiva del 1° ottobre scorso. Non avendo ricevuto alcuna risposta da parte della dirigenza aziendale a due mesi dalla nostra segnalazione, comunichiamo che ricorreremo alle sedi legali opportune per chiedere il riconoscimento del danno professionale ex art. 1226 (artt. 1218 e 2043 del Codice civile)”.
Nursing Up è da lungo tempo impegnato a contrastare la piaga del demansionamento alle Scotte. “In estate – prosegue Pocci – abbiamo incontrato il direttore generale per risolvere il problema dell’assenza degli Oss durante il turno notturno, ricevendo la garanzia che almeno per l’OBI/Medicina d’Urgenza il problema sarebbe stato risolto ‘in tempi brevissimi’, per usare le sue parole”. Durante l’incontro il sindacato ha ribadito che l’inserimento del personale di supporto deve avvenire senza riduzione del personale infermieristico, non essendo tali figure intercambiabili tra loro.
Ma non è andata così. “Nel frattempo – aggiunge la rappresentante Nursing Up – ci sono giunte numerose segnalazioni di infermieri inseriti nel turno Oss anche durante il turno diurno”. Una situazione che si aggrava sempre più e che il sindacato degli infermieri intende fermare: “La misura è colma. A nessun’altra professionalità di laureati è richiesto un tale sacrificio per sopperire a carenze sia di infermieri sia di Oss, divenuto ormai strutturale”.
Nursing Up ha quindi inviato una seconda nota all’Azienda e agli Opi di competenza affinché provvedano a non dequalificare più gli infermieri, mettendone così a rischio l’attività, e con essa la qualità dell’assistenza ai cittadini. “Andremo avanti in questa lotta e invitiamo tutti i colleghi a segnalarci le situazioni in cui ci viene chiesto di svolgere attività che non rientrino nel nostro profilo professionale”, conclude Pocci.
Redazione Nurse Times
ALLEGATO: Lettera Nursing Up (26/11/2018)
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