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Sicilia, incontro tra Fsi-Usae e assessore Razza: si è discusso di Seus e Areu

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Sicilia, incontro tra Fsi-Usae e l’assessore Razza: si è discusso di Seus e Areu
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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell’organizzazione sindacale.

Due giorni di no stop alla Regione Siciliana per la Fsi-Usae. Martedì la nostra organizzazione sindacale si è insediata nella commissione regionale permanente all’assessorato regionale della Salute, convocata dall’assessore Ruggero Razza per trattare e decidere temi fulcro e con molte criticità, quali i fondi economici regionali delle 18 aziende sanitarie, di assunzioni e 118. Ieri, invece, è stata convocata per un importante tema per la sanità siciliana, e cioè la riforma della Seus che è stata illustrata da Razza e dal suo staff.

La Fsi-Usae è sindacato firmatario del Ccnl – comparto sanità e presente in tutti e quattro i comparti del pubblico impiego: funzioni centrali (nel quale confluiscono ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici), funzioni locali (Regioni e autonomie locali), scuola (istruzione e ricerca), sanità (nel privato e nel terziario).

L’assessore Razza ha dichiarato che ci sarà una modifica statutaria della Seus e nascerà un nuovo soggetto giuridico, l’Areu. Si tratta di una vera e propria struttura sanitaria e, come un’azienda sanitaria, avrà un direttore generale, un direttore sanitario e un direttore amministrativo, mentre non ci sarà più un amministratore unico. Le quote saranno: 51% della regione e 49% Areu.

Saranno costituiti tavoli tecnici per discutere con i sindacati per condividerne il testo di riforma. L’assessore ha prospettato di portare il disegno di legge del 118 in giunta regionale per febbraio 2019. Molte le incrostazioni da rimuovere nella Seus. Intanto le riunioni si faranno in assessorato e non più a Villagrazia.

Calogero Coniglio, segretario Fsi-Usae ha dichiarato: “Abbiamo fatto verbalizzare la posizione presa con i precedenti governi regionali. Siamo contrari e non permetteremo che nel nuovo ente sanitario, previsto nella riforma del 118, siano assunti infermieri e altro personale con contratti libero-professionali con partita Iva, che non garantiscono personale addestrato e formato nell’urgenza ed emergenza, da far salire sulle ambulanze e creando ulteriore precariato”.

Così, invece, Renzo Spada, coordinatore regionale Fsi-Usae Seus 118: “Abbiamo denunciato all’assessore la gestione terroristica attuale della Seus, che ha vessato il personale con procedimenti disciplinari insensati che, impugnati dal giudice, poi vincono i lavoratori. In alcune postazioni i turni sono redatti a seconda delle appartenenze politiche. Attualmente le centrali operative sono autogestite e non coordinate tra loro”.

Razza ha dichiarato che l’attività della Seus costa 11 milioni di euro. Dei 3.200 dipendenti non sarà licenziato nessuno. Anzi, saranno riqualificati e formati al Cefpas, e quelli con limitazioni fisiche o con attestato Oss potranno essere ricollocati. L’8 novembre si riunirà il consiglio di amministrazione della Seus e saranno subito convocati i sindacati.

L’assessore ha infine detto che, dopo l’approvazione della rete ospedaliera e la riforma dell’emergenza, partirà anche la riforma della rete dei servizi-territoriali. Fsi-Usae chiesto di includere in questa riforma l’infermiere di famiglia, figura sulla quale ha promosso e depositato alla Camera dei Deputati un disegno legge.

Redazione Nurse Times

 

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