Riceviamo e pubblichiamo una lettera a cura del movimento. Di seguito il testo completo.
Con la presente chiediamo chiarimenti ai direttori generali delle Aziende sanitarie pugliesi e l’intervento degli Ordini delle professioni infermieristiche, nonché dei sindacati, in merito alla richiesta di mobilità regionale ed extraregionale formulata dagli infermieri aderenti all’iniziativa del movimento Sì alla mobilità #infermierinPuglia2019, soprattutto alla luce delle dichiarazioni del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, circa l’imminente indizione di un nuovo concorso per C.P.S. infermieri.
Sempre il presidente Emiliano dice in riferimento al concorso: “Lo faremo molto IN FRETTA perché abbiamo bisogno di coprire i buchi che man mano si apriranno nell’organico”. E ancora dal documento da lui stesso sottoscritto “… pertanto, al fine di garantire l’erogazione dei livelli minimi di assistenza sanitaria e di non generare nuovo precariato, si ritiene opportuno l’espletamento di una nuova procedura concorsuale accentrata a livello regionale”. E infine, in riferimento alla predetta procedura, “ facendosi carico di analoga procedura centrata di mobilità”.
Noi del Movimento Sì alla mobilità #infermierinPuglia2019 riteniamo inaccettabile quello che sta accadendo nelle ultime settimane nelle Asl pugliesi. Nuove graduatorie di personale infermieristico a tempo determinato con contratti di 6 a 12 mesi RINNOVABILI. Eppure il decreto Madia nelle legge del pubblico impiego, nell’articolo 20, esplica normativa su superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni, tra cui i limiti nell’instaurare ulteriori rapporti di lavoro flessibili.
In riferimento all’emergenza nel settore comparto in tutte le Asl pugliesi e all’enorme fabbisogno di personale infermieristico, si rende necessario intervenire con forme di reclutamento diverse dal contratto a tempo determinato, che non generino altro precariato, insoddisfazione e discontinuità di servizio. Dichiariamo di rispondere in modo prepotente se, a breve, non verranno adottate le misure di reclutamento previste dalla normativa vigente, in primis la mobilità. Numerosi sono gli interventi della giurisprudenza a sostegno della legittimità della scelta del legislatore di accordare all’istituto della mobilità priorità assoluta rispetto all’assunzione di nuovo personale pubblico.
Di recente anche il consigliere Ruggiero Mennea ha dichiarato: “In questo momento di difficoltà per il nostro Sistema sanitario, è possibile rafforzare l’organico ricorrendo all’istituto della mobilità volontarie, che consentirebbe ad almeno 800 infermieri residenti in Puglia, ma che lavorano fuori, di rientrare nella nostra regione. Questo permetterebbe di tappare i buchi che si stanno creando nell’organico sia per il turnover che per i pensionamenti ordinari, e quelli legati alla riforma della cosiddetta quota 100”.
Anche il M5S, interrogando il presidente Emiliano, dichiara: “Ci chiediamo se almeno Emiliano abbia preventivamente avviato un confronto con le OO.SS. e se stia vigilando sull’osservanza e l’applicazione della legge che, ad esempio, prevede che le amministrazione pubbliche, prima di procedere all’espletamento di procedure concorsuali finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, attivino le procedure di mobilità”.
Infine rivolgiamo questa lettera al presidente Emiliano, a tutte le forze politiche presenti al tavolo regionale, a tutte le sigle sindacali e a tutti gli Opi provinciali affinché si adoperino per l’applicazione della legge. È arrivato il momento di intervenire concretamente e di applicare la normativa per il bene del personale infermieristico in qualità di professionisti e del cittadino.
Redazione Nurse Times
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