Il segretario provinciale della Fials di Bologna annuncia una fiaccolata il 19 aprile per difendere la sanità pubblica contro il taglio di 225 posti letto previsti dal piano di riorganizzazione del Governo regionale. “Stanno risparmiando sulla pelle e sulla salute dei cittadini”
BOLOGNA – Se l’invito sarà accettato bisognerà verificarlo tra un mese: le premesse sembrano esserci tutte perché in piazza Maggiore a Bologna, il prossimo 19 aprile, si possa svolgere il faccia a faccia tra il segretario provinciale della Fials, Alfredo Sepe e l’assessore alla Sanità del comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo.
La sfida lanciata dal primo (Sepe) potrebbe essere raccolta dal secondo (Rizzo Nervo).
Il tema del confronto è di quelli che animano ancora prima di entrare nel dettaglio della contesa: in ballo ci sono tagli per 225 posti letto previsti dalla riorganizzazione della sanità emiliana.
Ed è questo il vulnus che ha scatenato la protesta del sindacato Fials tanto da farla scendere in piazza il prossimo 19 aprile.
“Una luce di speranza per la sanità pubblica” è il titolo scelto per la fiaccolata che partirà davanti alla Torre degli Asinelli e raggiungerà piazza Maggiore dove si dovrebbe svolgere quel confronto pubblico tra Sepe e Rizzo Nervo.
Quest’ultimo è definito, nel manifesto che annuncia l’iniziativa della Fials, “l’assessore che rottama la sanità pubblica e violenta il diritto alla salute dei cittadini”.
Concetti che Sepe ha rilanciato durante un incontro pubblico proprio davanti all’assessore comunale: “E’ necessario confrontarsi pubblicamente per convincere i cittadini che questa riorganizzazione sia buona e possa migliorare la sanità in Emilia Romagna. Quello che state facendo – dichiara Sepe – non è altro che un taglio sulla pelle e sulla salute dei cittadini. Per questo invito l’assessore a confrontarsi pubblicamente”.
In attesa di vedere se Rizzo Nervo sarà presente il prossimo 19 aprile in piazza Maggiore, il dibattito si infiamma sui social con la risposta dell’assessore regionale alla sanità affidata ad un post su facebook: “Non ho mai detto che chiuderanno 225 posti. Non esiste nessuna delibera di riorganizzazione ma solo un documento di lavoro della Ausl”.
Salvatore Petrarolo
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