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Se i Bandi di Mobilità venissero istituiti con cadenza annuale – la lettera di un infermiere

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Se i Bandi di Mobilità venissero istituiti con cadenza annuale - la lettera di un infermiere
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Gentile Direttore,

a distanza di pochi giorni dalla pubblicazione della lettera aperta al Presidente del Consiglio, della Dr.ssa De Pilla, sulle criticità relativa alla mobilità verso la regione di origine del personale sanitario e alla concessione del conseguente nulla osta in tempi adeguati, ho notato che oltre me ci sono stati già molti consensi, e risposte da vari professionisti, e sono state inoltre riscontrate molte visualizzazioni sui social. Infatti si sono formati gruppi (facebook) composti da personale sanitario, che cerca possibili scambi per poter ritornare nella propria residenza di origine.

Pur esistendo un percorso legislativo che riconosce l’istituto di Mobilità, risulta purtroppo di difficile applicazione ( Legge 165 del 2001). Negli ultimi tempi i bandi di Mobilità Extra Regionale tendono a diminuire, perché il Decreto Concretezza del 19 Luglio del 2019 all’art 3 comma 8, afferma che detti bandi non sono propedeutici prima di emanare un bando di Concorso Pubblico, in parole povere lascia la libertà alle aziende del SSR di emanare o meno il suddetto bando.

Se i Bandi di Mobilità venissero istituiti con cadenza annuale, come proposto dalla Dott.ssa De Pilla, si avrebbe anche una riduzione della Spesa Sanitaria non indifferente. La proposta di Legge “De Pilla” costituita da tre articoli e vari commi fornisce dei suggerimenti molto importanti affinchè si possa snellire l’iter della Mobilità Regionale ed extra regionale del Personale sanitario. Gli operatori sanitari chiedono a gran voce di affrontare tale criticità e di snellire i trasferimenti, sarebbe un piccolo grande traguardo almeno rimettere mano al lavoro che stava portando avanti l’ex Ministra Giulia Buongiorno che proponeva l’abolizione del Nulla Osta. Aiutiamo le famiglie italiane che lavoravo fuori regione a ricongiungersi con i propri cari, moglie, mariti, figli, anziani, disabili, etc. Diamo un sostegno reale e concreto ai nostri “eroi della sanità”.

Rivolgo quindi nuovamente l’invito al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e a tutta la Maggioranza di Governo, a prendere in considerazione questa proposta invitando il Presidente della FNOPI, Dr.ssa Barbara Mangiacavalli per un confronto indirizzato alla risoluzione di questo annoso problema. Sarebbe opportuno inoltre, coinvolgere tutte le sigle sindacali, che attualmente si stanno occupando alla stabilizzazione del personale, a collaborare anche alla risoluzione del problema esistente dell’Istituto di mobilità. Resto a completa disposizione per confronto soprattutto con la Dr.ssa De Pilla autrice della proposta di Legge “De Pilla”.

Roma 20/05/2020

Domenico Li Sacchi, Infermiere

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