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Sciopero, Nursind Toscana: “Disagi annunciati, ma non possiamo tollerare un contratto del secolo scorso”

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Sciopero infermieri, Nursing Up annuncia altre due giornate di astensione
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Giannoni: “Dopo nove anni di blocco, un accordo peggiorativo, anche per i pazienti. Spalancate le porte ai privati, da noi in particolare. Siamo la regione che ha tagliato di più su posti letto e assunzioni”.

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Giampaolo Giannoni.

Dopo nove anni di blocco contrattuale, ci ritroviamo di fronte a una proposta addirittura peggiorativa rispetto alla precedente: un copia-incolla del contratto del secolo scorso, in cui vengono riproposte le stesse indennità, anche nei centesimi, per servizi che non esistono più, senza tener conto dei cambiamenti avvenuti in questi anni. E con deroghe circa diritto al riposo giornaliero e aumento dell’orario settimanale fino a 48 ore anche per 12 mesi”.

In vista dello sciopero annunciato per venerdì 23 febbraio, Giampaolo Giannoni, responsabile regionale del Nursind Toscana, torna sui motivi che hanno spinto alla mobilitazione il sindacato autonomo degli infermieri, insieme ad altre sigle sindacali e altri ordini professionali. Alta l’adesione prevista, con disagi annunciati negli ospedali di tutta Italia e decine di pullman pronti a partire da Firenze per raggiungere Roma, dove si terrà la manifestazione generale.

“All’ospedale di Careggi, a Firenze, così come in altre realtà della Toscana – denuncia Giannoni –, si stanno verificando forti pressioni nei nostri confronti: è in atto un tentativo di boicottare lo sciopero, procrastinando l’assegnazione dei turni. Ma non ci fermeremo di fronte a questo”. Gli infermieri rassicurano la cittadinanza sulla garanzia delle cure urgenti e indispensabili, “ma la nostra protesta – chiarisce Giannoni – è a garanzia della sicurezza delle cure rivolte alla cittadinanza. Chi si farebbe assistere dopo 12 ore di lavoro continuativo, magari in sala operatoria?”.

Il responsabile di Nursind Toscana prosegue così: “Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in campagna elettorale promette più investimenti e assunzioni nella sanità, ma nella sua regione ha fatto esattamente l’opposto. Ha spalancato le porte alla sanità convenzionata e integrativa, finanziando ben 9 milioni di euro al privato per l’assistenza domiciliare e ha di fatto imposto il blocco delle assunzioni alle Aziende sanitarie da novembre 2017. Sono 1.800 le assunzioni previste sul fronte infermieri, ma ad oggi non siamo neppure alla metà, con 45 milioni di euro di tagli annunciati che colpiranno soprattutto il personale”.

Infine il problema dei posti letto. “La Toscana è la Regione che ha tagliato di più sui posti letto in Italia – sottolinea Giannoni –, raggiungendo un rapporto di circa 3,7 posti letto / popolazione contro una media nazionale di 4,2. Scioperiamo anche per questo”.

Nursind Toscana

 

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